L’amante prigioniero

Qui si racconta come Ignaure, amante di dodici dame, scoperto dai mariti gelosi, fu ucciso e smembrato e come il suo cuore e il suo membro virile furono dati in pasto alle sue dodici amanti. Così un rubricatore immaginario avrebbe potuto riassumere l’avventura di Ignaure, il cavaliere. Simbolo tragico dell’amore cortese, la leggenda del cuore mangiato genera racconti drammatici, che conoscono un’ampia diffusione geografica (dalla Francia alla Germania fino a confluire nell’opera di Boccaccio). A fronte della tradizione il Lai d’Ignaure presenta una forte ambivalenza, sconfinando nel terreno della parodia dialettica e autorizzando così una lettura polivalente. Collocabile tra le produzioni «extravaganti», Ignaure offre notevoli spunti di interesse per la conoscenza di quelle tensioni eterodosse che attraversano la letteratura medievale. Testo a fronte dall’edizione di Rita Lejeune, versione italiana, introduzione e note di Martina Di Febo.