Francesco Redi provenzialista

La ricezione dei trovatori nell’Italia del Seicento
Autore: Giuseppe Noto
Isbn: 978-88-6274-406-5
Collana: Scrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X
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Quick Overview
La ricezione dei trovatori nell’Italia del Seicento
Francesco Redi provenzialista
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-406-5
Numero in collana26
CollanaScrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X
AutoreGiuseppe Noto
Pagine192
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneFrancesco Redi provenzialista
Premessa • Canzonieri trobadorici citati in sigla • Manoscritti della Biblioteca Marucelliana di Firenze consultati per questo studio • Manoscritti della Biblioteca Laurenziana di Firenze consultati per questo studio • Altri manoscritti consultati per questo studio • Sigle bibliografiche • Sitografia • Introduzione • 1. Il Vocabolario aretino • 2. Le Etimologie italiane • 3. Le Annotazioni al Bacco in Toscana
Il grande prestigio culturale dei provenzalisti del Cinquecento ha fatto sì che gli studi sulla fase che precede il periodo ritenuto propriamente scientifico della ricerca sulla letteratura trobadorica (quello che inizia con Raynouard, Rochegude e successori) si siano finora concentrati quasi esclusivamente sul XVI secolo. Eccezion fatta per quella miniera di dati e suggestioni che ancora oggi sono i Tre secoli di studi provenzali di Santorre Debenedetti e la Bibliografia antica dei trovatori di Eleonora Vincenti, poco è stato invece scritto sulla provenzalistica del Seicento e in particolare su quella italiana, all’interno della quale si stagliano figure del calibro di Alessandro Tassoni (1565-1635), Federico Ubaldini (1610-1657) e Francesco Redi (1626-1697). Nell’ambito di una ricerca complessiva sulla ricezione della letteratura medievale in lingua d’oc nell’Italia del Seicento, questo volume si occupa delle conoscenze trobadoriche profuse dal Redi nelle sue opere a stampa e delle fonti che egli poté avere a disposizione. Seguirà a breve un secondo volume, dedicato a quanto emerge dai manoscritti rediani, sparsi in numerose biblioteche toscane.

Giuseppe Noto insegna Filologia romanza, Letteratura teatrale del Medioevo romanzo e Didattica della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di testi letterari medievali, lessicografia occitana, storia del teatro medievale e rinascimentale, didattica della lingua e della letteratura italiana. È Direttore del Cifis (Centro Interateneo per la Formazione degli Insegnanti della Scuola Secondaria) Piemonte.