Il corpo impuro e le sue rappresentazioni nelle letterature medievali

Curatore: Francesco Mosetti Casaretto
Isbn: 978-88-6274-415-7
Collana: Ricerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
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Il corpo impuro e le sue rappresentazioni nelle letterature medievali
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-415-7
Numero in collana05
CollanaRicerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
CuratoreFrancesco Mosetti Casaretto
PagineXII-628
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneIl corpo impuro e le sue rappresentazioni nelle letterature medievali
N. Pasero, Introduzione • F. Mosetti Casaretto, Ringraziamenti • M.-E. Handman, Le corps impur: regard anthropologique • E. Bona, Il corpo: impuro? • E. S. Mainoldi, Il corpo espiatorio. Economie patristiche e medievali della corporeità • F. Mosetti Casaretto, Vicende del corpo nel Medioevo latino • L. Maio, Il corpo, impuro doppio dell’anima • C. Messis, L’impureté corporelle suprême: la monstruosité à Byzance, ses perceptions et ses élaborations littéraires • C. Donà, Dall’orrida impurità del mostro all’inquietante mostruosità di Dio • P. Caraffi, Velenose bellezze: Isotta e Mirabella • S. M. Barillari, Il corpo delle donne: il magistero di Trocta • F. Massip, Corpo femminile e impurità sessuale nella letteratura catalana tardo-medioevale: il «Col·loqui de dames» (Valencia, c. 1483) • V. Orazi, Le impurità del corpo iberico: l’«Arcipreste de Talavera» di Alfonso Martínez de Toledo (1438) e lo «Spill» di Jaume Roig (1460) • M. Meli, Il rigurgito del poeta. Sputo, vomito e altre delicatezze nella tradizione poetica norrena • R. Caprini, Il corpo dei morti nella tradizione medievale islandese • M. Hocine Benkheira, Quand toucher pollue: une discussion juridique dans l’Islam medieval • P. Gonneau, Saints corps et corps impurs dans la tradition de la Rus’ de Kiev (XIe-XIIIe s.) • O. Ovidiu, Dracula à rebours. Notes sur la «Vie de Saint Niphon» (BHG 1373a) • M. Leonardi, «Carne corrotta … carne bianchissema»: censura e santificazione del corpo nelle laude francescane tra XIII e XIV sec. • L. Radif, Il Venerdì «santo» del sacerdote Giano (farsa XV) • F. Scovazzi, Il corpo dal Cielo alla Terra e ritorno • S. Consigliere – A. Guerci, Sani e salvi • Indici
L’odierna ossessione per la corporeità, oltre ad aver messo prepotentemente al centro della nostra dimensione culturale il corpo come il suo solo orizzonte, ne ha, al contempo, annullato ogni linguaggio, ogni capacità evocativa e simbolica, riducendolo a un mero, muto oggetto fisico. Nel Medioevo, al contrario, il corpo è il ricco e articolato «testo dell’anima»: non solo carne contro cui lottare aspramente per la perfezione, ma anche corpo biologico e alchemico, segno e simbolo, fulcro radiante della partecipazione ontologica ed elementale dell’uomo al macrocosmo, nonché glorioso frutto della resurrezione di un corpo trasumanato e, al contempo, di un’anima somatomorfa. Inserito in queste complesse dinamiche, il tema dell’impurità del corpo assume, allora, il valore di una dionisiaca provocazione, ma la sua indagine rivela esiti apollinei altrettanto provocatori: lungi dall’essere, infatti, espressione della teologia medievale (per la quale impuro è il peccato e non il corpo), l’idea di «corpo impuro» risulta, al contrario, il prodotto archetipico di un pronunciamento antropologico sul corpo, percepito a priori come principio materiale e immanente di contaminazione. «Ricerche Intermedievali» fa il punto sui grandi interrogativi della cultura medievale, sgombrando il campo da ogni pregiudizio. Studiosi di diversa estrazione (tardo-antichisti, mediolatinisti, romanisti, germanisti, bizantinisti, umanisti, filosofi, semiologi, storici, storici dell’arte, etc.) qui confrontano opinioni, prospettive e informazioni per «conoscere il Medioevo attraverso i Medioevi» e ridurre per via interdisciplinare paradossi e distanze della cosiddetta «Età di Mezzo».