Francesco da Barberino tra Andrea Cappellano e Averroè

Sku
978-88-6274-684-7
18,00 €
Poesia, immagini, profetismo
Autore: Maria Cristina Panzera
Isbn: 978-88-6274-684-7
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Quick Overview
Poesia, immagini, profetismo
Francesco da Barberino tra Andrea Cappellano e Averroè
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-684-7
Numero in collana90
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreMaria Cristina Panzera
Pagine240
Anno2016
In ristampaNo
DescrizioneFrancesco da Barberino tra Andrea Cappellano e Averroè
Il recupero critico dell’opera letteraria e artistica di Francesco da Barberino, che fu contemporaneo di Dante e di Giotto, è appena avviato. Per inserirla nel quadro storico-culturale del primo Trecento, il libro esplora i problemi critici più importanti legati all’interpretazione dell’opera barberiniana, come l’assetto formale dei Documenti d’Amore e del Reggimento e costumi di donna, l’immaginario allegorico e il bilinguismo latino-volgare. Dal terreno all’eterno, la poesia didascalica del notaio valdelsano, che godette di una certa fama tra i suoi contemporanei come testimonia Boccaccio, traccia un percorso ascendente incentrato sull’ideale della cortesia. Viene così illustrata la vitalità delle tradizioni didattiche medievali e il loro legame con l’emergere di una nuova figura di intellettuale laico nell’Italia comunale. L’analisi mirata delle fonti mostra, in particolare, come il progetto enciclopedico barberiniano nasca nel contesto ideologico dell’opposizione alle tesi averroiste e alla diffusione della letteratura libertina che fa capo al De Amore e al Roman de la Rose. Come Dante, a suo modo, Francesco dette voce alle istanze novatrici che dell’autunno del Medioevo interpretano la spiritualità ansiosa, le ambizioni filosofiche e intellettuali, la ricerca poetica orientata oramai verso il volgare e la coscienza acuta di un’eredità culturale da raccogliere nel ripensamento del grande canto cortese.

Maria Cristina Panzera è docente di letteratura italiana all’Università di Bordeaux Montaigne, in Francia. Si è formata presso la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa nelle discipline linguistiche e filologiche per l’area italiana e romanza. Dopo il dottorato, ha proseguito dal 1998 la sua attività nelle Università francesi, collaborando con centri di ricerca a livello internazionale. Il suo campo di studi privilegiato è la letteratura medievale e umanistica, settore in cui ha pubblicato numerosi contributi critici, in italiano e in francese, che riguardano in particolare le opere di Dante, Petrarca, Boccaccio e la loro fortuna nel Rinascimento. Si interessa ugualmente alla retorica epistolare e ai modelli di lettere dal Medioevo alla fine del Cinquecento e ha diretto due volumi collettivi sull’esemplarità epistolare e sulle lettere come genere di scrittura.