Il Castello di Terzo

Note d’indagine storica, architettonica, archeologica
Autore: Giovanni Rebora, Alberto Crosetto
Isbn: 88-7694-026-X
Collana: Beni culturali in Piemonte
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Quick Overview
Note d’indagine storica, architettonica, archeologica
Il Castello di Terzo
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-026-X
Numero in collana03
CollanaBeni culturali in Piemonte
AutoreGiovanni Rebora, Alberto Crosetto
Pagine128, 34 tavv. in bianco e nero
Anno1988
In ristampaNo
DescrizioneIl Castello di Terzo
Il Castello di Terzo è un esempio, abbastanza frequente per l'Acquese, di fortificazione documentata a partire dal X secolo. Pur in assenza di univoche testimonianze di archivio lo studio di questa struttura militare, comparato a quello di altri castelli circostanti e arricchito da considerazioni storico-strategiche, ha permesso di correlarne la nascita al momento delle incursioni saracene e alla conseguente organizzazione difensiva sostenuta dai conti d'Acquesana, e, forse, dallo stesso vescovo di Acqui. Oltre ciò. l'indagine storica e architettonica è stata utile per fornire un quadro - non paradigmatico, ma neppure isolato - del tipo di trasformazione subita dall'originaria fortezza antisaracena nel corso dell'età comunale e nell'ultimo Medioevo. Particolare attenzione si è posta sui momenti più tardi della vita del castello, quelli in genere trascurati da chi scrive su tali argomenti, ma fondamentali, indispensabili per chiarire la sua estrema evoluzione, quella coincidente - come in tanti esempi - con l'abbandono e il degrado. Accanto alle indagini di carattere storico architettonico, l'esecuzione dei restauri ha occasionato la possibilità di un limitato intervento di scavo all'interno della torre. L'analisi dei risultati e dei materiali recuperati, per quanto modesti, è servita a documentare una vicenda storica complessa, a partire dal ritrovamento di una struttura uraria anteriore all'impianto della torre stessa fino alle ultime fasi settecentesche.
Gianni Rebora è un medico acquese da tempo interessato alla ricerca storica. Nel 1987 ha contribuito alla realizzazione di un libro su Il Trittico d'aAcqui e ha dato alle stampe due saggi - "Il paliotto Sigismondi" e "Gli azulejos di Casa Della Chiesa" - rispettivamente per la Rivista di Storia Arte e Archeologia delle Provincie di Alessandria e Asti e per il Centro ligure per la storia della ceramica. Alberto Crosetto lavora presso la Soprindendenza Archeologica del Piemonte e, nell'ambito di questo Ufficio di tutela, si occupa di archeologia medievale nell'area astigiana ed acquese.