Il vero Ettorre: l’eroe del «Giorno»

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88-7694-394-3
15,00 €
Autore: Giorgio Bàrberi Squarotti
Isbn: 88-7694-394-3
Collana: L'infinita durata. Saggi e testi di letteratura italiana / ISSN 2612-3010
Il vero Ettorre: l’eroe del «Giorno»
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-394-3
Numero in collana03
CollanaL'infinita durata. Saggi e testi di letteratura italiana / ISSN 2612-3010
AutoreGiorgio Bàrberi Squarotti
PagineVIII-104
Anno1999
In ristampaNo
DescrizioneIl vero Ettorre: l’eroe del «Giorno»
Scritta in tempi non ancora sospetti per le consacrazioni dei duecent’anni della morte del Parini, l’Autore ha cercato di proporre l’interpretazione del Giorno come splendida ancorché prolissa interpretazione del genere dell’epica dei tempi moderni, ché, a parte l’Alfieri, di generi degni di poesia ben poco si ritrova nel nostro settecento. I protagonisti del poema del Parini appartengono esemplarmente a caratteri, virtù, azioni, impegni, gesta del genere epico; ma oggettivamente la loro storia è mediocre, misera, limitata, ridevolmente frivola. Il Giovin Signore compie tutti i movimenti, i gesti, le azioni, i comportamenti supremi, altissimi, sublimi, ma non gli è dato che rappresentarne la parodia a causa della condizione dei tempi, del loro settecento così impoverito e povero dal punto di vista della scrittura, che ha offerto in passato e dovrebbe offrire la degna consacrazione dei personaggi capaci di virtù e trionfi. Egli non altro compie che i riti della moda, le discussioni a tavola, del gioco, dei litigi pettegoli, anche con la sua dama. Il genere pariniano è sublime, ma l’oggettivo stato delle cose obbliga i personaggi a rivelarsi quali sono, infinitamente parodici. Le Odi sono altra cosa. Il Giorno è senza dubbio un poema di altissimo significato, là dove le Odi sono per lo più la variazione minore di eleganze (per altro non originalissime) arcadiche, con qualche scatto moralistico di maniera.
Giorgio Bárberi Squarotti è nato a Torino nel 1929 e insegna Letteratura italiana all’università da più di trent’anni. Ha scritto un numero notevole di volumi di studi, da Dante fino al novecento, con limitati saggi su autori del settecento, non molto amato. Il libro pariniano è quasi l’eccezione.