«Il volto di Medusa»

Sku
978-88-6274-524-6
20,00 €
Arturo Graf e il tramonto del Positivismo
Curatore: Clara Allasia, Laura Nay
Isbn: 978-88-6274-524-6
Collana: Terre di confine / ISSN 2612-517X
Quick Overview
Arturo Graf e il tramonto del Positivismo
«Il volto di Medusa»
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-524-6
Numero in collana01
CollanaTerre di confine / ISSN 2612-517X
CuratoreClara Allasia, Laura Nay
PagineVIII-260
Anno2014
In ristampaNo
Descrizione«Il volto di Medusa»
Premessa • A. Battistini, Un «bolso articolone». La polemica tra Graf e Croce sul fenomeno del secentismo • L. Nay «I limiti del possibile»: Arturo Graf e i confini incerti del sapere • G. Lucchini, Un erudito inquieto: note sulla formazione di Graf • V. Roda, Appunti sui racconti fantastici di Arturo Graf • G. Zaccaria, Arturo Graf e il suo “Riscatto” • G. Ruozzi, “Ecce Homo”: gli aforismi di Arturo Graf • E. Artifoni, Ascesa e tramonto della medievistica psichiatrica e criminologica in Italia al tempo di Arturo Graf. Alcuni esempi • E. Bufacchi, Graf lettore di Dante • Appendice: Le censure dell’Archivio della Congregazione per la Propaganda della Fede • A. Dei, “Le Rime della Selva”: la vecchiaia della poesia • C. Allasia, I “Poemetti drammatici”: un travestimento? • A. Gozzi, Appunti per una messa in scena sonora dei “Poemetti drammatici” • P. Novaria, Arturo Graf nei documenti istituzionali conservati dall’Archivio storico dell’Università degli Studi di Torino • Appendice documentaria: R. Risso, «Quattro migliaia di volumi egregi»: • A. Vitale-Brovarone, «Una lunga comunanza di studi»: Graf nei Fondi Flechia e Renier • Indice dei nomi
Cosa si cela dietro al volto di Medusa? È la domanda posta, nel centenario della morte, a una vittima dichiarata del pietrificante sguardo meduseo: Arturo Graf. Testimone di un Positivismo che ormai denuncia limiti epistemologici e debolezze metodologiche, visibilmente a disagio nel “secolo breve”, Graf segue caparbiamente, per sfuggire a Medusa, un proprio originale percorso intellettuale e letterario che si è cercato di ricostruire nelle pagine di questo volume. Le Questioni di metodo gettano luce sulla formazione e sugli interessi critici di Graf, capace di avventurarsi nelle terre di confine del sapere filosofico e scientifico (Battistini, Nay, Lucchini). Si arriva così a indagare le Prose, romanzo, racconto, aforisma (Roda, Zaccaria, Ruozzi), e, dopo aver illustrato l’interesse di Graf per il Medioevo (Artifoni, Bufacchi), i Versi (Dei, Allasia, Gozzi). Ne emerge il ritratto di un intellettuale poliedrico e militante, immagine confermata dalle molte carte dell’archivio istituzionale (Novaria) e dalla notevole biblioteca (Risso), di cui si dice nel capitolo di chiusura. C’è da rimpiangere che l’archivio privato di Graf sia andato perduto: non così, per fortuna, quello dell’amico e sodale Rodolfo Renier, che viene qui sinteticamente illustrato (Vitale Brovarone). Il volume è completato da un cd con l’allestimento sonoro di quattro Poemetti drammatici (Radiospazio teatro).
Clara Allasia è ricercatore di Letteratura Italiana presso l’Università di Torino. Si è occupata della scuola storica (L’idea concubina. Le tentazioni di un intellettuale fin de siècle, 2012), dei suoi rapporti con Benedetto Croce (Lettere a Procaria; Carteggio Croce-Cian, entrambi del 2010) e della generazione successiva, proponendo una nuova edizione della Storia delle storie letterarie di Giovanni Getto (2010). Di Arturo Graf ha curato le Lettere a Vittorio Cian (1996), la raccolta di scritti dispersi Arturo Graf militante (1998) e, con Walter Meliga, Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo (2002). Fa parte del Comitato scientifico della rivista «Studi Desanctisiani» e della Redazione della rivista «Levia Gravia»; condirige la collana Gli Arsilli. Laura Nay è professore associato di Letteratura Italiana presso l’Università di Torino. Al centro della sua ricerca vi sono il rapporto tra letteratura e scienza e quello fra letteratura e storia. Seguendo la prima linea di studio ha recentemente pubblicato per le Edizioni dell’Orso «Anime portentosamente multiple». Le strade dell’io nella narrativa moderna (2012) e ha curato l’edizione di Piero Giacosa, Specchi dell’enigma e altre novelle (2012), mentre al rapporto tra letteratura e storia è dedicato il saggio «Eretici» e garibaldini. Il sogno dell’unità (2012). Condirige la collana Gli Arsilli e fa parte della Redazione della rivista «Levia Gravia».