L’amant libéral

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88-7694-202-5
15,00 €
Tragi-comédie
Curatore: Maria Grazia Arena
Autore: Georges de Scudéry
Isbn: 88-7694-202-5
Collana: Pegaso / ISSN 2723-9306
Quick Overview
Tragi-comédie
L’amant libéral
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-202-5
Numero in collana05
CollanaPegaso / ISSN 2723-9306
AutoreGeorges de Scudéry
CuratoreMaria Grazia Arena
Pagine116
Anno1995
In ristampaNo
DescrizioneL’amant libéral
Nella Francia della prima metà del ‘600, in un clima sensibile all’influenza della cultura spagnola, gli autori francesi trovano nelle Novelas ejemplares di Cervantes interessanti fonti di ispirazione. Tradotte nel 1615 da F. de Rosset e da V. d’Audiguier, esse suscitano l’interesse di vari drammaturghi: Hardy, Sallebray, Scudéry, Bouscal. G. de Scudéry e G. Bouscal (con il contributo di Beys) adattano alle scene El Amante liberal, novella dall’intreccio complesso, costruita su temi tradizionali quali l’amore, l’onore, la fortuna, il «déguisement», che ben si presta, per il suo impianto teatrale, alla trasposizione. La tragicommedia di Scudéry, arricchita da temi di ispirazione barocca più accentuati che in Cervantes, ebbe un successo notevole per il gusto dell’esotico e dell’inverosimile, che costituiva una della principali caratteristiche del periodo compreso tra il 1625 e il 1640.
G. de Scudéry (Le Havre 1601-Parigi 1667), uomo d’armi, approda alla carriera letteraria nel 1630. La sua opera, varia e diversificata, oscilla tra l’irregolarità e il rispetto delle regole. La prima tragicommedia Ligdamon et Lidias (1631) si ispira a un episodio dell’Astrée; seguono Le Trompeur puny (1633), La Comédie des Comédiens (1635), Le Vassal génereux (1636), Le Prince déguisé (1636), Didon (1637) e L’Amant Libéral, andata in scena tra il 1636 e il 1637. Nel 1637 prende parte alla ‘Querelle du Cid’ e nel 1638 pubblica L’Amour tyrannique, pièce scritta nella piena osservanza delle unità classiche e delle ‘bienséances’, che Richelieu sostenne come opera antagonista del lavoro corneliano. Altre tragicommedie caratterizzano la produzione successiva; fra queste Ibrahim ou l’Illustre Bassa (1643), tratta dal romanzo della sorella, di cui Scudéry scrisse la prefazione, che rappresenta l’enunciato più chiaro e coerente della teoria del romanzo regolare.