Rāmānanda

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978-88-6274-717-2
28,00 €
Un guru tra storia e leggenda
Autore: Pinuccia Caracchi
Isbn: 978-88-6274-717-2
Collana: Asiatica / ISSN 2611-3724
Quick Overview
Un guru tra storia e leggenda
Rāmānanda
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-717-2
Numero in collana09
CollanaAsiatica / ISSN 2611-3724
AutorePinuccia Caracchi
Pagine428
Anno2017
In ristampaNo
DescrizioneRāmānanda
Se è vero che la grandezza di un Maestro è confermata dalla vastità della sua discendenza spirituale, Rāmānanda (XV sec.) può ben essere classificato tra le stelle di prima grandezza nel cielo dell’India. È venerato come un avatāra (“discesa” divina) dai suoi seguaci e considerato il propagatore della devozione a Rāma fra il popolo. A lui fa capo uno dei più numerosi ordini ascetici hindū, quello dei Rāmānadī Vairāgī, e molti altri sono i movimenti che, a vario titolo, s’ispirano alla sua figura. Si possono considerare suoi eredi spirituali i contadini che nelle campagne indiane ancora si salutano con “Rām Rām!”, per non parlare dei milioni di indiani per i quali il nome di Rāma è diventato il nome di Dio per eccellenza, come lo fu per il Mahatma Gandhi, che morì pronunciandolo. Ma quali furono realmente la sua dottrina e il suo insegnamento? Fu egli davvero il guru di Kabīr e degli altri illustri personaggi che la tradizione gli attribuisce come discepoli? La figura di questo grande è ancor oggi avvolta nel mistero. C’è chi lo considera un maestro vaiṣṇava “ortodosso”, chi vede in lui esclusivamente il guru dei sant nirguṇ (poeti che cantarono la propria esperienza del Divino al di fuori dai percorsi tradizionali) e persino chi parla di due differenti personaggi con lo stesso nome. Nella prima parte del libro l’autrice indaga l’«enigma Rāmānanda», esplorando la letteratura agiografica che lo riguarda e le opere sanscrite e hindī a lui attribuite. La seconda parte del volume presenta la traduzione dei canti hindī attribuiti a Rāmānanda, significativa espressione della letteratura mistica dei sant. L’ampio commento che li accompagna introduce il lettore nel suo affascinante universo simbolico e spirituale.
Pinuccia Caracchi è docente di Lingua e letteratura hindī presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Dal 2007 al 2016 è stata Presidente del Corso di Laurea in Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa. È autrice della prima Grammatica hindī in lingua italiana (Torino 1992, VIII ed. 2015) e di svariati saggi sulla letteratura mistica medievale, nonché su diversi aspetti del mondo religioso hindū. In questa collana, ha anche pubblicato Rāmānanda e lo yoga dei sant (1999) e Racconti hindī del Novecento (2004); ha inoltre collaborato al volume, curato da S. Piano, Luoghi dei morti (fisici, rituali e metafisici) nelle tradizioni religiose dell’India (2005).