Storia e storici delle religioni in Italia

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978-88-6274-410-2
17,00 €
Autore: Natale Spineto
Isbn: 978-88-6274-410-2
Collana: Biblioteca di studi storico-religiosi / ISSN 2279-5480
Storia e storici delle religioni in Italia
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-410-2
Numero in collana08
CollanaBiblioteca di studi storico-religiosi / ISSN 2279-5480
AutoreNatale Spineto
PagineIV-176
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneStoria e storici delle religioni in Italia
Introduzione • I. Storia delle religioni e storia del cristianesimo: dibattiti di inizio secolo • La storia delle religioni in Italia nell’ultimo trentennio del XIX secolo: Le ragioni di un ritardo • Il dibattito promosso dai modernisti • La campagna di Salvatore Minocchi per l’insegnamento della storia delle religioni • La discussione fra Harnack e Réville sull’insegnamento della storia delle religioni • Raffaele Pettazzoni e la «storia religiosa del cristianesimo» • II. La storia delle religioni nelle riviste italiane dei primi anni del ’900: «Studi religiosi» • La «Rivista storico-critica delle scienze teologiche» • «Il Rinnovamento» • La crisi di un modello di storia delle religioni • III. Luigi Salvatorelli e la storia delle religioni in Italia: Salvatorelli e lo studio delle religioni non cristiane • La «scienza delle religioni» • Storia delle religioni e storia del cristianesimo per Salvatorelli • Dopo il 1914 • La «Rivista di scienza delle religioni» • Salvatorelli recensore di Pettazzoni • IV. Raffaele Pettazzoni e la comparazione: I primi lavori sulla metodologia della storia delle religioni • Gli anni Venti e Trenta • La comparazione fra storia e fenomenologia • Il modello di Pettazzoni in discussione • V. Károly Kerényi e gli studi storico-religiosi in Italia: Dagli anni Trenta al 1945 • Dal 1946 ai primi anni ’50 • Dagli anni ’50 alla morte di Kerényi • VI. Il dibattito fra indirizzi storici e fenomenologici: Ugo Bianchi e Mircea Eliade: Bianchi lettore di Eliade • Bianchi, Pettazzoni e la fenomenologia • La nozione di «rottura di livello» nell’opera di Bianchi • Il confronto sistematico con i lavori di Eliade • Indice dei nomi
In Italia la storia delle religioni nasce relativamente tardi – quando nelle università di altri paesi europei esisteva già da decenni – anche in ragione delle opposizioni di tipo politico, religioso, generalmente culturale che ha dovuto fronteggiare. Tali opposizioni hanno fatto sì che si trovasse, fin da quando ha compiuto i primi passi, nella necessità di conquistare e difendere i propri spazi, sicché i suoi esponenti hanno da sempre dedicato larga parte delle loro energie a riflettere sui problemi teorici che essa poneva. Questo libro intende contribuire, attraverso una serie di studi su questioni particolari – ciascuno dei quali presenta tuttavia implicazioni più generali – a tracciare la storia dei dibattiti che la hanno caratterizzata. Dopo un’indagine sulla diffusione dell’interesse per le religioni fra la fine del Diciannovesimo secolo e l’inizio del Ventesimo e sul ritardo con il quale tale interesse si è tradotto nella creazione di cattedre e istituti universitari sono trattate due questioni: quella delle relazioni fra storia delle religioni e storia del cristianesimo e quella dell’attenzione che studiosi legati al modernismo come Ernesto Buonaiuti, Nicola Turchi, Uberto Pestalozza hanno dedicato alle religioni non cristiane, in particolare nelle pubblicazioni periodiche che hanno promosso o alle quali hanno collaborato. Luigi Salvatorelli e Raffaele Pettazzoni propongono le prime elaborazioni teoriche, che mettono fin da subito sul tappeto la questione del ruolo della fenomenologia nelle ricerche religiose. Le posizioni di Pettazzoni e di alcuni studiosi della generazione successiva alla sua (Ugo Bianchi, Angelo Brelich, Ernesto De Martino) sono quindi prese in considerazione alla luce del tema del rapporto fra approcci storici e fenomenologici e di quello del confronto con prospettive diverse, qual è quella di Károly Kerényi. L’esame di questi argomenti aiuta a chiarire i termini di una serie di dibattiti che si sono svolti intorno a problemi – quelli del concetto di religione, della relazione fra storia e «strutture», della comparazione e delle sue giustificazioni, dei nessi fra storia delle religioni e altri strumenti di studio dei fatti religiosi come la sociologia, la psicologia, la filosofia, la teologia – ancora del tutto attuali: dibattiti che hanno portato, nel secolo scorso, la storia delle religioni italiana a porsi in prima fila nella riflessione teorica e metodologica.
Natale Spineto, dottore di ricerca in Storia religiosa (Università di Roma-La Sapienza) e in Storia delle Religioni e Antropologia religiosa (Università di Parigi IV-Sorbona), ha insegnato all’Università degli Studi di Milano e all’Università di Ginevra ed è stato directeur d’études invité all’EPHE di Parigi presso la cattedra di Storiografia e Metodologia delle Scienze delle Religioni. È professore di Storia delle Religioni all’Università di Torino. I suoi lavori vertono principalmente sulla religione greca classica, sui grandi temi della storia religiosa, sulla teoria e storia della storia delle religioni. Membro dei comitati scientifici o delle redazioni scientifiche delle riviste «Studi e materiali di storia delle religioni», «Historia Religionum» e «Storiografia», dirige, con Giovanni Filoramo, la Collana Biblioteca di studi storico-religiosi (edizioni dell’Orso) e fa parte dei consigli direttivi della Collana Homo Religious Série II (editore Brepols) e della Collana di Studi del Centro di Scienze Religiose (Accademia, Torino).