Le opere per mandolino della Collezione Gimo di Uppsala

Autore: Marco Giacintucci
Isbn: 978-88-6274-892-6
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
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Le opere per mandolino della Collezione Gimo di Uppsala
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-892-6
Numero in collana164
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
AutoreMarco Giacintucci
PagineX-118
Anno2018
In ristampaNo
DescrizioneLe opere per mandolino della Collezione Gimo di Uppsala
Nel corpus della musica strumentale italiana del sec. XVIII, notevole rilevanza assume una raccolta svedese nota come Collezione Gimo, particolarmente ricca di opere per mandolino “napoletano”, a tutt’oggi conservata presso la Biblioteca Universitaria di Uppsala. L’antologia fu messa insieme da Jean Henry Lefebure, nobile di Stoccolma e “dilettante” di musica, il quale ebbe modo di procurarsi, in occasione del proprio Grand tour in Italia, intorno al 1760, una gran mole di partiture e di materiale musicale, confluita in una personale collezione di musica italiana del tempo. La raccolta contiene opere per mandolino di autori quali Giovanni Battista Gervasio, Emanuele Barbella, Carlo Cecere, Giuseppe Giuliano, Gaspare Gabellone, Domenico Gaudioso, Gioacchino Cocchi, Vito Ugolino, e va a configurarsi come una tra le fonti principali riguardo alla letteratura specifica dello strumento. Il saggio si pone come iniziale contributo circa le composizioni per mandolino della Collezione Gimo, rappresentando altresì un ulteriore momento complementare della già avviata serie di monografie — a cura dello stesso autore e per i tipi della medesima Casa Editrice — sul grande mandolinista settecentesco Giovanni Battista Gervasio.
Marco Giacintucci, parallelamente a studi regolari classici e musicologici (Laurea in Lettere; Scuola di Specializzazione; Master; Laurea in discipline Musicologiche in Violino barocco; Laurea in Discipline Musicologiche in Mandolino; Dottorato Ph.D in Italianistica), ha curato il proprio interesse per l’interpretazione filologica della musica antica nell’ambito di corsi specialistici, svolgendo attività concertistica, compositiva e seminariale presso enti, associazioni, teatri e atenei, tra cui I Concerti di Radio 3 (Palazzo Venezia, Roma) e il Festival del Canton Ticino Cantar di Pietre (Radio della Svizzera italiana); è impegnato nella valorizzazione in particolar modo del mandolino barocco, dei suoi autori e del relativo repertorio. Titolare della cattedra di Lettere italiane e latine presso i Licei, si occupa di ricerca e di didattica universitaria nell’ambito della musicologia e dell’italianistica. Tra le sue pubblicazioni relative a studi mandolinistici: Le musiche per mandolino nella Collezione Gimo di Uppsala (2015); Giovanni Battista Gervasio “Mâitre de Mandoline” (2016); Giovanni Battista Gervasio. Le opere per mandolino della Collezione Alströmer (2017); Alfonso Cipollone: profilo biografico di un compositore e mandolinista abruzzese del primo Novecento (2018); Alfonso Cipollone compositore di mandolino (2018); Cenni sulla nascita del mandolino nel sec. XVIII (2018); I metodi per mandolino del sec. XVIII (2018). Alcune monografie relative all’italianistica: L’Infernalità crudele. Benvenuto Cellini e il sacco di Roma del 1527 (2018); Il Paternoster di san Giuliano ospitatore (2018). Tra i suoi progetti discografici (le prime registrazioni integrali assolute Tactus) si ricordano: Il Codice di Guardiagrele: I Corali di S. Maria Maggiore (2013); Nicola Monti: Miserere - Nelle ore desolate di Maria Ss (2016).