Gli epigrammi dei “minori” del Ciclo di Agazia

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978-88-6274-794-3
32,00 €
Edizione critica, traduzione e commento
Curatore: Federica Giommoni
Isbn: 978-88-6274-794-3
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
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Edizione critica, traduzione e commento
Gli epigrammi dei “minori” del Ciclo di Agazia
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-794-3
Numero in collana67
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
CuratoreFederica Giommoni
Pagine272
Anno2017
In ristampaNo
DescrizioneGli epigrammi dei “minori” del Ciclo di Agazia
È con grande orgoglio che nel proemio al Ciclo, la sua antologia epigrammatica, Agazia di Mirine presenta se stesso e i colleghi che si sono cimentati nell’impresa di dare nuova vita ad uno dei generi più antichi della produzione letteraria in lingua greca, l’epigramma: i “padri della nuova arte poetica” – questa la definizione scelta dal Mirinense – hanno intrapreso il compito di continuare la tradizione epigrammatica dimostrando ad un tempo di essere all’altezza dei predecessori (i poeti delle Corone di Meleagro di Gadara e di Filippo di Tessalonica) e di saper rinnovare e attualizzare grazie all’adozione dello “stile moderno” del maestro Nonno di Panopoli. Il prodotto di questa scelta programmatica, vale a dire il Ciclo, dimostra quanto Agazia e i suoi sodali, avvocati, grammatici, giuristi, figure gravitanti attorno alla corte giustinianea, siano riusciti nel loro intento, anche quando di essi non rimane che un unico distico a testimoniarne l’attività di “poeti per passione”. Il presente volume analizza appunto i testi di quegli epigrammisti compresi nella silloge agaziana di cui rimane un esiguo numero di componimenti, ma che contribuiscono, in maniera imprescindibile, a rendere l’idea dei contenuti dell’originario Ciclo e, più in generale, della temperie storica e culturale che ha ispirato la loro arte poetica, innovativa e tradizionale insieme. I testi, di cui vengono proposti l’edizione critica e la traduzione italiana, sono corredati da un ampio commentario, dal taglio filologico, linguistico-stilistico e storico-archeologico, il cui intento è soprattutto quello di valutare e interpretare questi epigrammi come un peculiare prodotto della tarda antichità.

Federica Giommoni (Arezzo, 1985), dopo la laurea in Letteratura Greca ha conseguito nel 2016 il Dottorato di Ricerca in Filologia Greca e Latina presso l’Università degli Studi di Firenze. Il suo interesse principale è l’epigramma greco tardoantico. Borsista presso la Fondation Hardt pour l’Étude de l’Antiquité Classique nel 2014, ha partecipato a convegni in Italia e all’estero. Attualmente è docente di ruolo di Lettere presso l’I.S.I.S. “Margaritone-Vasari” di Arezzo.