Il favore di dio

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978-88-6274-745-5
45,00 €
Metafore d'elezione nelle letterature medievali
Curatore: Francesco Mosetti Casaretto
Isbn: 978-88-6274-745-5
Collana: Ricerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
Quick Overview
Metafore d'elezione nelle letterature medievali
Il favore di dio
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-745-5
Numero in collana11
CollanaRicerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
CuratoreFrancesco Mosetti Casaretto
Anno2017
In ristampaNo
DescrizioneIl favore di dio
«Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò numeroso». Il tema del favore di Dio è un tema immenso, archetipico, non limitato al patto abramitico e al solo Dio cristiano: nasce con l’Uomo e con l’idea stessa di «culto propiziatorio». Dal punto di vista medievale ovvero dal punto di vista di quella sorta di pangea climatica d’Occidente, che è l’Età di Mezzo, si tratta di un aspetto culturale ineludibile, di uno dei Leitmotiv portanti, che fondano l’identità stessa del nostro tempo. Innumeri, le forme, che l’espressione del favore di Dio può assumere nel Medioevo: da quella dell’eroe prescelto, a quella, di derivazione più strettamente biblica (ma non solo), del «popolo eletto»; da quella agiografica del santo eterodiretto, a quella marziale e propagandistica della «guerra santa»; da quella particolare, relativa a un’arma o a un oggetto reso potente dal divino, che vi partecipa, per così dire, «consustanzialmente», a quella, più residuale, della reliquia; fino a quella privata e «filosofica», di un Dio reggitore di destini, che, agostinianamente, entra nelle vicende umane per orientarle al fine superiore della Salvazione. «Ricerche Intermedievali» fa il punto sui grandi interrogativi della cultura medievale, sgombrando il campo da ogni pregiudizio. Studiosi di diversa estrazione (tardo-antichisti, mediolatinisti, romanisti, germanisti, bizantinisti, umanisti, filosofi, semiologi, storici, storici dell’arte, etc.) qui confrontano opinioni, prospettive e informazioni per «conoscere il Medioevo attraverso i Medioevi» e ridurre per via interdisciplinare paradossi e distanze della cosiddetta «Età di Mezzo».