Lai du Trot, Lai de l’Espervier

Sku
978-88-6274-810-0
16,00 €
Testi e tradizioni narrative
Curatore: Margherita Lecco
Isbn: 978-88-6274-810-0
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
Quick Overview
Testi e tradizioni narrative
Lai du Trot, Lai de l’Espervier
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-810-0
Numero in collana160
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
CuratoreMargherita Lecco
Pagine144
Anno2018
In ristampaNo
DescrizioneLai du Trot, Lai de l’Espervier
I due Lais (= canti) qui editi e tradotti, il Lai du Trot e il Lai de l’Espervier, appartengono alla più feconda stagione di composizione di questo genere letterario della letteratura medievale d’oïl, quella che intercorre tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII, quando, sul modello dei Lais di Maria di Francia, un alto numero di questi racconti venne redatto nelle zone della Francia settentrionale (specie in zona piccarda) e forse dell’Inghilterra meridionale governata dai Normanni (e dunque di lingua francese). A fronte della maggior parte di questi, Trot e Espervier si distinguono per il ricorso a un particolare tipo di tradizione culturale-letteraria. Se infatti la gran parte dei Lais rifonde solo di rado narrazioni ‘dotte’ (per lo più provenienti dalle Metamorfosi ovidiane, Lai de Narcisus et Dané, Lai de Pyramus et Tisbé, Lai d’Orphey), scegliendo invece di appoggiarsi a materiali della narrativa folclorica, Trot e Espervier dipendono da testi scritti ben attestati e strutturati, ma inseriti in una secolare e diffusa tradizione. Trot riprende una pagina del trattato sull’amore – De Amore – di André le Chapelain (1180c.), che, per quanto dipendente in se stessa da una filiera folclorica, si definisce da ed entro i più fermi principi della tradizione cortese. Espervier declina questi stessi principi attraverso il riuso di materiali narrativi provenienti da una secolare narrazione di origine orientale (specie indiana). Un altro fattore accomuna inoltre i due Lais. La tradizione narrativa che è a essi alle spalle e di cui essi sono parte cospicua giunge infatti (fra altre riprese) a informare di sé due famose novelle del Decamerone, la novella di Nastagio degli Onesti e quella intitolata a Madonna Isabella e ai suoi astuti espedienti amorosi.
Margherita Lecco (Università di Genova) studia la letteratura medievale francese, provenzale, italiana. In questa collana ha pubblicato: Studi sul romanzo del XIII secolo, vol. I e vol. II (edizione di Wistasse le Moine), 2003 e 2007; Lais di Guingamor, Tydorel, Tyolet, 2015, Manoscritti, miniature, testi nella letteratura francese e provenzale, 2016.