Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori III

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978-88-6274-773-8
44,00 €
Volume 3
Curatore: Enrico Mattioda
Autore: Giorgio Vasari
Isbn: 978-88-6274-773-8
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Quick Overview
Volume 3
Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori III
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-773-8
Numero in collana100
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreGiorgio Vasari
CuratoreEnrico Mattioda
Pagine576
Anno2017
In ristampa
DescrizioneLe vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori III
La presente edizione delle Vite, prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Questo terzo volume riproduce le vite che aprono la terza età, nella quale Vasari vede realizzarsi la perfezione dell’arte, dopo la rinascita iniziata a fine Duecento. Qui, dopo il fondamentale Proemio, che espone le novità dell’arte del Cinquecento ma anche la concezione della storia di Vasari, si susseguono le vite degli artisti da Leonardo da Vinci a Perin del Vaga. All’interno di questo percorso, Vasari inserisce le presentazioni di figure di artisti che da allora saranno delle icone dell’arte rinascimentale (Giorgione, Correggio, Parmigianino, ecc.), affronta e controbatte le critiche al suo giudizio limitativo su Raffaello, celebra il suo maestro Andrea del Sarto (perfetto nella tecnica ma limitato nel carattere), sostiene una teoria dell’architettura basata non sulle proporzioni matematiche ma sull’effetto visivo. Ma nel percorso delle Vite c’è anche spazio per la polemica contro altre scuole di pittura, in particolare quelle bolognese e ferrarese. Vi sono poi delle vite nelle quali raggruppa un intero giudizio storico sull’arte di una città (come nel caso degli artisti veronesi) o su di un’arte particolare (come nel caso degli intagliatori di pietre dure); o ancora si può trovare nella Vita di Marcantonio bolognese la prima storia delle incisioni, alla cui base stanno le grandi collezioni di stampe dello stesso Vasari e del suo amico Vincenzio Borghini. La prima edizione delle Vite, del 1550, si era conclusa con la celebrazione di Michelangelo, artista solitario e inimitabile. Appena sotto di lui, Vasari aveva là celebrato gli allievi di Raffaello (Giulio Romano e Perin del Vaga), dai quali aveva appreso a coordinare gli aiuti nel lavoro di pittura in équipe. Nell’edizione del 1568 Giulio Romano e Perin del Vaga vengono posti alla fine del secondo volume, ma inframmezzati dalla figura di Sebastiano del Piombo, l’artista che aveva collaborato con Michelangelo in funzione antiraffaellesca. Il giudizio, insomma, si fa più sfumato e lascia aperta la porta alla valutazione di un gran numero di artisti successivi e di quelli ancora viventi al suo tempo. Il nuovo commento vuole fornire un aiuto alla comprensione del testo, offrire un agile e aggiornato strumento per l’individuazione delle opere d’arte citate, invitare a comprendere le idee artistiche di Vasari e la sua abilità di scrittore.
Giorgio Vasari (1511-1574) pubblicò le Vite degli artisti in prima edizione nel 1550; una seconda edizione rivista e quasi raddoppiata nella mole apparve poi nel 1568. La sua definizione di una «rinascita» dell’arte dopo il Medioevo e la sua descrizione del percorso verso la perfezione, prevedevano nella prima edizione un percorso da Cimabue fino a Michelangelo. Nella seconda edizione l’esito si fa più sfaccettato e lascia aperte le strade a nuovi sviluppi dell’arte. La presente edizione, diretta da Enrico Mattioda, è prevista in cinque volumi e si avvarrà di vari collaboratori per il commento. Enrico Mattioda insegna letteratura italiana presso l’Università di Torino e ha pubblicato con Mario Pozzi, Giorgio Vasari storico e critico (Firenze, Olschki, 2006). Ha inoltre pubblicato in questa collana l’edizione critica delle Poesie di Giorgio Vasari (2012) e la monografia Giorgio Vasari tra prosa e poesia (2017).