Saggi di grammatica 'laica'

Si propongono 13 saggi su problemi teorici e descrittivi dell’italiano, organizzati in 5 sezioni: a) “Per una teoria ‘laica’ del linguaggio”, b) “Per una teoria dell’errore”, c) “Sintassi”, d) “Varietà dell’italiano”, e) “Lessicografia d’eccellenza”, accomunati tutti da un approccio “laico”, ovvero descrittivista e anti-purista, in cui il problema della “norma” e dell’“errore” definito ‘uso linguistico, con proprie regole, variamente diffuso, ma giudicato errato’, non è però scartato, ma affrontato sulla base di criteri espliciti, in fitta interazione e confronto con analisi alternative, tenendo conto degli usi reali, scritti e parlati, dei parlanti. L’approccio ‘laico’ è teorizzato, oltre che nel cap. I con gli eserghi/epigrafi degli autori della sezione a), soprattutto nella sezione b) “Per una teoria dell’errore”, nei capp. II (“Grammatica ‘clericale’ vs Grammatica ‘laica’”), III (“La grammatica degli errori”, esemplificata col periodo ipotetico nelle lingue romanze), IV (“Errori dei parlanti ed errori degli insegnanti”), V (“L’insicurezza linguistica degli italiani”). L’ottica ‘laica’ è quindi al centro delle analisi negli altri capitoli della sezione c) vertenti su problemi di “Sintassi”: “Il vocativo e l’allocuzione inversa in italiano” (cap. VI), il pronominale Mi raccomando! (cap. VII), “La costruzione percettiva e fattitiva e i clitici” (cap. VIII); e della sezione d) “Varietà dell’italiano”: “L’inter­culturalità linguistica: l’italiano dinanzi alle altre lingue”, sul contatto interlinguistico (inglese pro italiano?) e gli italianismi nelle lingue romanze e germaniche (cap. IX), “L'italiano regionale e (regional)popolare in Sicilia” (cap. XI). Nel cap. X si propone una puntualizzazione teorico-terminologica della nozione di “dialett(al)ismo” (etimologico) vs “regionalismo” (diatopico), micro-, macroregionalismi, ed “ex-regionalismi”. E nel cap. XII ci si sofferma sull’identità/alterità della lingua nazionale e l’italiano “pidocchiale”, “scrauso” o “popolare”. La sezione e) “Lessicografia d’eccellenza” è dedicata infine al profilo di “Un maestro della linguistica italiana”, linguista-lessicografo (cap. XIII).