«l'Unità» 1924-1939. Un giornale "nazionale" e "popolare"

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978-88-3613-121-1
25,00 €
Autore: Fiamma Lussana
Isbn: 978-88-3613-121-1
Collana: Ventunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
«l'Unità» 1924-1939. Un giornale "nazionale" e "popolare"
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-121-1
Numero in collana13
CollanaVentunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
AutoreFiamma Lussana
Pagine344
Anno2021
In ristampaNo
Descrizione«l'Unità» 1924-1939. Un giornale "nazionale" e "popolare"
Interrogando fonti diverse e seguendo in parallelo la storia del PCI, il libro ripercorre la storia dell’«Unità» a partire dalla lettera sulla sua fondazione, che Gramsci scrive da Mosca nel settembre del ’23. Non un giornale di partito, chiuso, settario, carbonaro: quello a cui pensa Gramsci dovrà essere il giornale di un partito di massa. Dovrà essere un giornale «nazionale» e «popolare». Negli anni della clandestinità questo programma sarà vero però solo in parte: il giornale non riuscirà a sciogliere la contraddizione fra la sua originaria ispirazione e la dura realtà del giornaletto illegale, che persegue il sogno illusorio della rivoluzione. Nell’età dei fronti popolari e durante la guerra di Spagna, prima che il «Grande terrore» staliniano imponga il diktat di Mosca al partito italiano e al suo giornale, «l’Unità» si apre ai giovani, ai cattolici, a tutti gli ambienti antifascisti, riprendendo la sua vocazione nazionalpopolare. Chi faceva «l’Unità»? Chi erano i suoi lettori? Il giornale a cui Gramsci pensava sarebbe stato l’«educatore» delle masse popolari che avrebbero imparato a formarsi una coscienza critica diventando essi stessi giornalisti «integrali», capaci di leggere e anche di scrivere il loro giornale. Nelle Appendici del volume, sono riprodotte alcune lettere di militanti comunisti, rinvenute presso l’Archivio centrale dello Stato. Spedite in Italia dalla Francia e dalla Svizzera e sequestrate dalla polizia assieme all’«Unità» clandestina, le lettere degli emigrati italiani sono un contributo straordinario per ricostruire l’identikit dei lettori dell’«Unità».
Fiamma Lussana è professore di Storia contemporanea all’Università di Sassari. Fa parte del comitato scientifico della rivista “Studi Storici” e del comitato dei garanti della Fondazione Gramsci di Roma. È autrice dei volumi In Russia prima del Gulag. Emigrati italiani a scuola di comunismo (2007), L’Italia dalla Grande Guerra alla Liberazione (2009), Il movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie (2012), L’Italia del divorzio. La battaglia fra Stato, Chiesa e gente comune (2014), Cinema educatore. L’Istituto Luce dal fascismo alla Liberazione (2018). La prima edizione del presente volume è stata pubblicata dalle Edizioni dell’Orso nel 2002.