Costumi, macchinari e maschere

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978-88-3613-230-0
25,00 €

Come funzionava il teatro antico secondo Polluce


Autore: Francesco Carpanelli
Isbn: 978-88-3613-230-0
Collana: Il carro di Tespi / ISSN 2611-3570
Quick Overview

Come funzionava il teatro antico secondo Polluce

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-230-0
Numero in collana10
SottocategoriaLetteratura greca, Letteratura latina
CollanaIl carro di Tespi / ISSN 2611-3570
AutoreFrancesco Carpanelli
PagineIV-108
Anno2022
In ristampa

Il volume, dedicato alla sezione del quarto libro dell’Onomasticon relativa ai meccanismi drammaturgici, si apre con una ricca introduzione volta a ricostruire il contesto storico-letterario in cui è attivo Polluce. Il lessicografo rappresenta infatti la perfetta sintesi delle tendenze intellettuali del secondo secolo d.C. In tal senso, la rassegna teatrale polluciana viene presentata quale una sorta di antologia di citazioni e/o descrizioni spesso celate in una specie di dizionario tematizzato. Il libro si propone dunque di mostrare come l’autore, nella fase di cesura verso il cosiddetto Tardo Antico, sappia offrire ai suoi contemporanei, nonché a noi moderni, una galleria di immagini, accostate senza alcun criterio cronologico.
Dopo una breve presentazione dei contenuti dei singoli paragrafi, segue la traduzione con testo greco a fronte, per facilitare la comprensione testuale dei loci più complessi da un punto di vista tanto esegetico quanto lessicale.

Francesco Carpanelli, che dirige questa collana, si è laureato all’Università di Firenze, in Filologia Classica e Storia Romana, ed è attualmente Professore associato di Letteratura greca nell’ateneo torinese (Dipartimento di STUDIUM) dove insegna Letteratura Greca e Teatro Greco. Dirige anche il “Centro Studi sul Teatro Classico” e la rivista “Frammenti sulla scena” online. Si è occupato di problemi relativi ai testi sallustiani, alle biografie plutarchee e al dramma greco-latino. Ha scritto monografie su Eschilo ed Euripide, un saggio su Fedra, uno sul Ghenos di Tantalo e due, in questa collana, sul teatro Da Eschilo a Seneca e Vincitori, vinti ed emarginati nel teatro classico: i Persiani, i Sette contro Tebe e le Supplici di Eschilo, oltre che alcuni articoli sulla produzione frammentaria dei tragici.

Francesco Paolo Bianchi è Wissenschaftlicher Mitarbeiter del progetto di ricerca Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (KomFrag) della Heidelberger Akademie der Wissenschaften presso la Albert-Ludwigs-Universität di Freiburg in Breisgau. I suoi interessi di ricerca sono principalmente la commedia attica antica, nel cui àmbito ha pubblicato diversi contributi e due volumi di commento al commediografo Cratino, e la storia della tradizione dei testi oggi frammentari nell’antichità e della loro riscoperta in epoca moderna.

Pietro Boagno si è laureato all’Università di Torino, in Lettere e in Filologia, Letterature e Storia dell’antichità con una tesi in Letteratura greca sulle tragedie frammentarie eschilee relative al ciclo dionisiaco e una tesi in Filologia tardoantica volta all’analisi di alcuni recentiores dell’epillio Ero e Leandro di Museo.

Sonia Francisetti Brolin, docente di lettere al liceo, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia classica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con una dissertazione sul Meleagro euripideo, pubblicata nel 2019. I suoi lavori, oltre alla drammaturgia greco-latina, quale collaboratrice del “Centro Studi sul Teatro Classico” dell’Università di Torino, si rivolgono, tra i vari filoni, anche alla storia della tradizione filologica; infatti nel 2021, in qualità di borsista della Fondazione Filippo Burzio torinese, si è dedicata a un progetto relativo ai più importanti antichisti sabaudi del Novecento.