Dal conflitto alla pace

Scuola e democrazia nella terra di Abramo
Curatore: Ada Lonni e Cristina Sulis
Isbn: 88-7694-417-6
Collana: Diritti vecchi e nuovi. Materiali del Centro di Iniziativa per l'Europa
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Quick Overview
Scuola e democrazia nella terra di Abramo
Dal conflitto alla pace
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-417-6
Numero in collana03
CollanaDiritti vecchi e nuovi. Materiali del Centro di Iniziativa per l'Europa
CuratoreAda Lonni e Cristina Sulis
Pagine164
Anno2001
In ristampaNo
DescrizioneDal conflitto alla pace
Il potere della logica e la logica del potere (Faisal Husseini) • Dentro le mura della prigione (Eyad El Sarraj) • Nota introduttiva, Ada Lonni • Magia, dolore e speranza nella Terra di Abramo • Parte I. Un paese con tanti bambini • Parte II. Scuola e accesso alla scuola • Parte III. Al di là della Number One • Parte IV. Unire le forze, unificare gli obiettivi • Autori
Terra promessa, terra cantata dai poeti, terra amata dalla gente comune, terra contesa, terra celeste, terra della memoria...sulla bellezza e sul fascino della Palestina si sono versati fiumi d'inchiostro, forse non tutti legittimi, forse non tutti condivisibili, forse non tutti in grado di renderle giustizia, ma certamente tutti infiammati e convinti. C'è qualche cosa in effetti che colpisce chi attraversa questi luoghi: una vitalità che sembra inesauribile, un'energia che si trasmette e che contagia. È come se una magia permeasse l'esistenza di cose e persone. Una magia che si respira nell'aria, che tiene i fili dei grandi eventi e della vita di tutti i giorni, li annoda e li scioglie; accosta le tragedie più gravi alle gioie più esaltanti, e riesce sempre a chiudere il cerchio. Che senso ha parlare di pace, di percorsi di pace, di educazione alla pace, quando gli Accordi di Oslo sono stati accantonati, probabilmente per sempre? Quando la seconda Intifada, l'Intifada di Al Aqsa, miete senza tregua le sue vittime? Quando il conflitto è riesploso con violenza e sembra ben lontano dall'acquietarsi? Quando l'odio, l'antagonismo hanno di nuovo preso ingombrantemente tutto il posto, negli animi e nei cuori, senza lasciare, almeno in apparenza, spazio alcuno al dialogo, al rapporto con l'altro, alle ragioni dell'altro? Perchè abbiamo deciso di continuare a parlare di pace, a prospettare scenari di pace, e a cercare di capire perchè questa pace si è allontanata così in fretta, dopo essersi lasciata appena intravedere? Perchè la vita continua, nonostante tutto: nonostante le pietre e le pallottole, nonostante i morti e i feriti; nonostante i divieti, gli accerchiamenti e i blocchi. È questo il potere della magia in terra di Palestina: la capacità di accantonare le questioni, di re-indirizzare le energie; la capacità di uscire dall'emergenza, e lavorare per il futuro. Nel settore educativo, che è quello a cui si rivolgono i contributi del libro, l'impegno continua a essere forte. Anche oggi la cosa più naturale è quella di proseguire il cammino, non come se non stesse accadendo nulla, ma a dispetto di quello che sta accadendo, moltiplicando ancora di più gli sforzi. Sia all'interno della Cisgiordania, sia nella Striscia di Gaza, insegnanti e formatori sperimentano ed elaborano sempre nuovi percorsi. Anche in Israele non manca chi riflette e lavora per costruire un futuro migliore; chi si impegna affinchè le nuove generazioni crescano con obiettivi diversi; chi propone modelli educativi innovativi,. In questi ambienti, e in questi momenti così difficili si può veramente avere il polso di quello che si sta facendo; è qui che si può rafforzare il dialogo, quello che non poggia su posizioni di principio, su stereotipi o su informazioni di facciata, ma si inserisce nelle dinamiche operative di quella società.