Dalla Grande Madre alla Madre II

Sku
978-88-6274-889-6
48,00 €
La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli, Vol. II: Roma
Autore: Roberta Franchi
Isbn: 978-88-6274-889-6
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
Quick Overview
La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli, Vol. II: Roma
Dalla Grande Madre alla Madre vol. II: Roma
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-889-6
Numero in collana75
SottocategoriaLetteratura bizantina
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreRoberta Franchi
PagineX-390
Anno2019
In ristampaNo
DescrizioneDalla Grande Madre alla Madre vol. II: Roma
Nella Roma di III secolo a.C., durante gli anni della seconda guerra punica, che mette a dura prova la città, i Romani decidono di consultare i Libri sibillini: per salvare Roma c’è bisogno della protezione di un’antica divinità anatolica: la Magna Mater Cibele. E così, dall’Oriente Cibele giunge a Roma per offrire sostegno a una città stremata. Significativo è il risalto dato nelle fonti antiche al ruolo giocato dalle matrone romane in occasione dell’arrivo della Grande Madre. Roma, fondata sulla figura preminente del paterfamilias, riconosce un certo prestigio alle matrone. E proprio la maternità è al centro della storia romana. Una serie di madri minori e surrogate, umane e divine, appartenenti al mondo animale o vegetale, si staglia con forza: da Rea Silvia, madre di Romolo e Remo, alla lupa che allatta i due gemelli; dalla dea Rumina alla casta Lucrezia. Nonostante l’indiscussa autorità del padre, alla madre è affidato l’importante compito di educare i figli. Donna colta e di stirpe illustre, Cornelia, madre dei Gracchi, diventa la madre per eccellenza. Accanto a lei, spiccano madri non meno famose: Aurelia, madre di Giulio Cesare; Servilia, madre di Marco Giunio Bruto; Azia, madre di Augusto; Elvia, madre di Seneca. A Roma le madri hanno un nome e un volto: non tanto il mito, quanto la storia con madri ‘in carne e ossa’. Una storia minore, forse, ma non meno appassionante, fatta di sentimenti, intrighi e lotte per il potere. Con l’avvento di Augusto, la maternità, la castità e la nobiltà trovano un modello concreto in Livia e Ottavia. Astute, scaltre e simulatrici, a partire da Livia molte madri dei futuri imperatori manipolano la vita dei figli. Il potere della maternità viene alla ribalta: la maternità è giunta al potere.
Roberta Franchi, dottore di ricerca in filologia greca e latina, è Research Fellow presso il Research Centre for the Humanities – Institute of History dell’Accademia delle Scienze di Budapest. Collabora con la Central European University a Budapest, con l’Università di Siviglia e la Coastal Carolina University. Ha trascorso periodi di ricerca presso molte Università europee (Vienna, Danimarca, Ger­mania). È stata Summer Fellow a Dumbarton Oaks (Washington, D.C.) e Fellow dello Herder-Institut a Marburg. Si occupa dei rapporti tra cristianesimo e filosofia, di poesia cristiana, letteratura tardobizantina e gender studies. Oltre a numerosi articoli e saggi in riviste specializzate e atti di convegno, ha pubblicato due volumi: Nonno di Panopoli, Parafrasi del Vangelo di S. Giovanni, Canto VI, introd., testo critico, trad. e comm., Bologna 2013; Metodio d’Olimpo, Il libero arbitrio, Milano 2015.