ISBN | 978-88-3613-636-0 |
---|---|
Numero in collana | 04 |
Sottocategoria | Culturale-Letteraria, Filologia romanza |
Collana | L'immagine riflessa - Quaderni Nuova Serie / ISSN 2612-632X |
Autore | Benedetta Viscidi |
Pagine | XXX-274 |
Anno | 2025 |
In ristampa | No |
Questo volume ambisce a fornire una larga e approfondita indagine su forme, modi e prospettive della rappresentazione della violenza sessuale nella narrativa galloromanza medievale. Si tratta del primo studio sistematico sull’argomento dopo la monografia di Kathryn Gravdal, Ravishing Maidens. Writing Rape in Medieval French Literature and Law (1991). Muovendo da un’indagine di semantica storica sul lessico giuridico e letterario, l’analisi attraversa romanzi cortesi, lais, pastorelle, fabliaux e chansons de geste, interrogando miti ricorrenti e costanti folcloriche. Lo stupro emerge come crimine simbolicamente rivolto più contro l’onore maschile e l’ordine patriarcale che contro il corpo delle donne, spesso assente, trasfigurato, o narrativamente neutralizzato. Con uno sguardo che si fissa risolutamente sui testi letterari coniugando antropologia e gender studies, il volume restituisce un quadro complesso e disturbante, in cui la violenza sessuale è al tempo stesso invisibile e pervasiva, nascosta sotto i veli dell’eufemismo e della retorica cortese. Un lavoro che interroga la memoria culturale europea sul rimosso della violenza di genere, e invita a leggere (e rileggere) ciò che i testi mostrano, ma anche ciò che celano.
Benedetta Viscidi (Padova, 1994) ha conseguito il dottorato di ricerca in cotutela presso l’Università degli Studi di Padova e l’Université de Genève. I suoi studi si concentrano principalmente sulla narrativa antico-francese in versi, con un approccio che coniuga antropologia e gender studies. Attualmente ricercatrice post-doc all’Université de Fribourg, collabora al progetto Métalepses Médiévales, occupandosi di narratologia e retorica.