ISBN | 978-88-3613-291-1 |
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Numero in collana | 12 |
Collana | Etica ed ermeneutica |
Autore | Nicolò Germano |
Pagine | XXVI-186 |
Anno | 2022 |
In ristampa | No |
Kierkegaard si rapporta in maniera costruttiva – talvolta addirittura de-costruttiva – nei confronti del negativo, il nemico da sconfiggere per potere infine giungere alla pienezza del positivo, dell’Essere. Ed è questo il compito che il pensatore danese si prefigge, fin da subito: capire, cioè, quale sia il prius, se il positivo o il negativo. E l’intera opera filosofica kierkegaardiana, compresi i Discorsi edificanti, si costituisce come un impressionante πόλεμος tra codeste due possibilità, da sempre compossibili: il positivo e il negativo. Sarà allora interessante seguire il procedere di tale scontro nel pensiero di Kierkegaard, il pensatore che più di tutti, ancor prima di Nietzsche, ha inflitto una frattura e aperto un sentiero all’interno della storia della filosofia. Il presente lavoro tenterà di approfondire ulteriormente tale ferita, ma nel contempo anche di seguire il filo che ci è stato donato per uscire dal labirinto del nichilismo, nel confronto con altri pensatori e tra questi, privilegiatamente, Alberto Caracciolo.
(dall’Introduzione)
Nicolò Germano (Savigliano, 15/11/1999) ha studiato presso il Liceo Classico Internazionale “G. Govone” di Alba e si è laureato in Scienze filosofiche presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia nel 2022, con una tesi incentrata sul problema del nichilismo. Vincitore di premi letterari, è autore di saggi di prossima pubblicazione.