Fra polemos ed eirene

Sku
978-88-3613-087-0
22,00 €
Studi su diplomazia e relazioni interstatali nel mondo greco
Autore: Francesca Gazzano
Isbn: 978-88-3613-087-0
Collana: Culture Antiche. Studi e testi / ISSN 1824-243X
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Studi su diplomazia e relazioni interstatali nel mondo greco

Fra polemos ed eirene

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-087-0
Numero in collana34
CollanaCulture Antiche. Studi e testi / ISSN 1824-243X
AutoreFrancesca Gazzano
PagineVIII-296
Anno2020
In ristampa
Descrizione

Fra polemos ed eirene

Nella prospettiva di longue durée, tipica degli studi di storia delle relazioni internazionali, la prassi diplomatica delle poleis greche è considerata un esperimento tanto eccentrico, per il suo carattere pubblico e orale, quanto fallimentare nella sostanza, per il suo essere «rudimentary in language, personnel and method» (A. Wolpert). I saggi che compongono questo volume si interrogano sulle motivazioni profonde della dimensione “eccentrica” della diplomazia dei Greci, e si dispongono come tappe di un percorso ventennale di ricerca: il naturale punto di partenza è Erodoto, che con Tucidide ha elaborato le categorie dello spazio mentale, della fisiologia, della “poetica” della κηρυκεία greca. Se nei libri “etnografici” delle Storie la situazione diplomatica mette in circolo una sterminata quantità di protagonisti, di tematiche, di oggetti, di modelli di comunicazione, in quelli “bellici”, invece, le modalità delle relazioni si restringono essenzialmente al livello politico-militare, diplomatico in senso proprio, come avverrà sistematicamente nella storiografia successiva. I fili tematici che si intrecciano nella trama diplomatica erodotea vengono dipanati nei contributi successivi, con approfondimenti specifici sui principali aspetti della “via greca alla diplomazia”: le indagini si incentrano per un verso sul lessico delle relazioni interstatali, per un altro sugli interpreti principali del teatro diplomatico, inviati e ambasciatori, e sulla loro retorica. Ne emerge un quadro articolato, e un interessante paradosso: pur disponendo di un vocabolario straordinariamente ricco e straordinariamente nuancé, i Greci non utilizzarono – non vollero utilizzare – un lessico diplomatico univoco; per converso, la natura pubblica e orale della discussione negoziale rendeva indispensabile il pieno dominio dell’arte della parola da parte degli inviati, l’obiettivo fondamentale dei quali era la persuasione dell’uditorio; del resto, «wherever persuasion is the end, rhetoric is present» (G. A. Kennedy). L’ultimo capitolo esplora infine le ragioni della svalutazione moderna di questo modello originale di diplomazia, sottolineandone le possibili linee di continuità con alcuni dei principali orientamenti delle relazioni internazionali del XXI secolo, che ne riaffermano in sostanza il paradigma. In definitiva, la prassi diplomatica greca è tutt’altro che “eccentrica”. Occorre quindi mettere da parte la consueta interpretazione che la relega a curioso e fallimentare accidente, e considerare la sua reale natura di modalità negoziale consapevole, pienamente congruente con la complessa realtà relazionale del mondo greco.
Francesca Gazzano (PhD) è professore associato all’Università di Genova, dove insegna Storia greca, Epigrafia greca e Storiografia greca. I suoi interessi di ricerca, oltre che alla diplomazia e alle relazioni interstatali, si rivolgono alla storiografia, anche frammentaria, a Plutarco, alle tradizioni sulla Lidia, alla storia politico-militare di età arcaica e classica. Dirige con L. Santi Amantini la Collana RIS – Rapporti interstatali nella Storia, dell’“Erma” di Bretschneider e, con W. Lapini, la Collana “Esperidi” della Genoa University Press. Di recente ha curato la nuova edizione di A. Momigliano, Saggezza straniera, Torino 2019 e, con J.-Ch. Couvenhes e G. Traina, il volume collettaneo Plutarque et la guerre / Plutarco e la guerra, «HiMA» 8, 2019.