| ISBN | 978-88-3613-660-5 |
|---|---|
| Numero in collana | 03 |
| Sottocategoria | Storia medioevale |
| Collana | Medievalismi / ISSN 2724-6426 |
| Autore | Fulvio Ferrari |
| Pagine | 152 |
| Anno | 2025 |
| In ristampa | No |
La riscoperta, all’inizio del XIX secolo, dell’antico poema inglese Beowulf ha dato inizio a un imponente flusso di edizioni, traduzioni, interpretazioni. Accanto a questa fioritura di studi letterari, filologici e linguistici, si è sviluppata una altrettanto imponente catena di riscritture, rielaborazioni e adattamenti. La storia dell’eroe scandinavo si è così trasformata in un moderno mito letterario – paragonabile a quelli di Sigfrido, di Odisseo o di Faust – e il personaggio di Beowulf è diventato il protagonista di testi appartenenti a generi diversi, assumendo sempre nuove caratteristiche.
Pur esistendo riscritture realistiche, fantascientifiche o di impianto filosofico del poema, la presenza di numerosi elementi fantastici ha fatto sì che la maggior parte delle rielaborazioni appartenesse al genere fantasy. L’obiet-tivo di questo volume non è però quello di fornire una panoramica esaustiva delle riscritture fantasy del poema – il che farebbe di questo studio poco più di un catalogo – ma di tracciare un percorso che illustri come, nel corso dei decenni, il mito di Beowulf sia stato un terreno di confronto e di scontro tra diverse concezioni del mondo, tra diverse scale di valori e diverse immagini della storia.
Fulvio Ferrari è nato a Milano nel 1955. Dopo essersi laureato in Storia delle religioni presso l’Università di Torino, si è dedicato allo studio delle letterature nordiche, antiche e moderne. Dal 1992 al 2025 ha insegnato Filologia germanica all’Università di Trento, la sua attività di ricerca ha riguardato principalmente le saghe islandesi, la letteratura cortese in Scandinavia e nei Paesi Bassi, il Nibelungenlied e la ricezione contemporanea degli antichi testi di area germanica. Ha svolto inoltre l’attività di traduttore letterario dalle lingue nordiche, dal nederlandese e dal tedesco.
