ISBN | 978-88-6274-958-9 |
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Numero in collana | 164 |
Collana | Fuori Collana |
Curatore | Alfio Lanaia |
Pagine | 312 |
Anno | 2019 |
In ristampa | No |
Descrizione | Grammatica e formazione delle parole |
Salvatore Claudio Sgroi, già ordinario di Linguistica generale (Università di Catania), si è occupato di Linguistica teorica, storica, descrittiva, di sociolinguistica, storia della linguistica, grammatica (Wortbildung), storia della grammatica, interlinguistica, linguistica contrastiva, traduttologia e linguistica educativa. Linguista inoltre ‘militante’ per la sua intensa attività di divulgazione linguistica in sedi giornalistiche. Sostenitore di una concezione ‘laica’ del linguaggio, i.e. non-purista né ‘sovranista’, secondo cui l'uomo grazie al linguaggio verbale può realizzare sé stesso, conoscere la realtà in maniera sempre perfettibile, quindi negoziando l’interazione con gli altri. Da qui la sua posizione critica verso ogni forma di prescrittivismo e imposizione d’uso della lingua, di cui è invece criticamente responsabile il singolo parlante. Da qui il suo scetticismo verso la proibizione aprioristica degli stranierismi, o di certe forme pseudo-sessiste della lingua (fermo restando per le donne il diritto di scegliere come voler essere chiamate nei loro ruoli istituzionali, con il titolo maschile o femminile). Da qui la sua convinta difesa della coesistenza (pacifica) degli usi maggioritari e minoritari (colti), da non colpevolizzare in quanto appunto minoritari, giacché lo standard comporta non solo forme uniche ma anche varianti (colte). Linguista ‘laico’ insomma, che lungi dal fare di tutte le erbe un fascio, distingue gli usi (comprensibili) dei parlanti colti da quelli tipici dell’italiano popolare, intralcio all’integrazione sociale.