Il diario politico di Francesco Cocco Ortu (1922-1929)

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978-88-3613-186-0
30,00 €

Dalla delegittimazione del sistema parlamentare alla legittimazione della dittatura fascista


Autore: Marco Pignotti
Isbn: 978-88-3613-186-0
Collana: Ventunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
Quick Overview

Dalla delegittimazione del sistema parlamentare alla legittimazione della dittatura fascista

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-186-0
Numero in collana14
SottocategoriaStoria contemporanea
CollanaVentunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
AutoreMarco Pignotti
PagineCXVIII-218
Anno2021
In ristampaNo

Francesco Cocco Ortu è il decano del parlamento italiano con 48 anni di presenza ininterrotta a Montecitorio (1876-1924). Liberale e monarchico, ma soprattutto leale garante delle prerogative costituzionali. Nella convulsa giornata del 28 ottobre 1922 sarà protagonista di un clamoroso scontro con Vittorio Emanuele III in merito alla nomina di Mussolini quale presidente del consiglio. Ne subirà le conseguenze dal punto di vista politico: sconfitto alle elezioni e mai nominato senatore dal re, nonostante fosse stato per dieci anni ministro. Dalla marcia su Roma prende avvio un prezioso diario dove la cronaca sull’attività liberticida del regime si intreccia con le riflessioni sulle responsabilità della classe dirigente liberale, colpevole di aver accordato un’ampia legittimazione politica al partito nazionale fascista. Il manoscritto destina molte pagine all’impietosa analisi dell’attività di un regime, capace solo di condurre una massiccia opera di propaganda e una sistematica costruzione del consenso, tramite il ricorso indiscriminato alla violenza. Nel testo trovano spazio, inoltre, un costante esame del rapporto fra fascismo e istituzioni, in particolare con la monarchia, dal quale emerge la totale remissione del ruolo da parte del sovrano. Impietosa appare anche la valutazione della gestione finanziaria condotta dal governo fascista, che con le sue politiche economiche consegue soltanto l’aumento del disavanzo di bilancio e la riduzione dei redditi delle fasce sociali più deboli. Nel diario non vi è alcuna assoluzione per la classe politica liberale e democratica, rea di un dissolvimento dettato solo dalla volontà di sfruttare l’eccezionale popolarità di un partito che ricorre alla forza per affermarsi politicamente. L’antiparlamentarismo e la demonizzazione di tutti coloro che si battono per decenni a favore della centralità dell’organo legislativo, divengono, secondo l’ex ministro sardo, gli elementi che conducono fascismo e opinione pubblica moderata a promuovere un processo di delegittimazione delle conquiste democratiche. L’obiettivo dichiarato di questa deriva autoritaria è soprattutto quello di cancellare i principali risultati conseguiti dal regime democratico e liberale: il suffragio universale e il sistema proporzionale, la mediazione sociale e l’affermazione dei partiti di massa. In sintesi: «Finis Parlamento», come avrebbe scritto nel 1928 Cocco Ortu, in coincidenza con la riforma che sanciva la fine della Camera dei Deputati e la nascita della Camera dei fasci e delle corporazioni.

Marco Pignotti attualmente è docente presso l’Ateneo di Cagliari, dove insegna Storia del Risorgimento e Storia del giornalismo e della comunicazione politica nell’età contemporanea. In passato ha dedicato molta attenzione allo studio della classe politica formatasi durante gli anni preunitari, pubblicando: Cosimo Ridolfi e la mediazione anglo-francese (1848-1849); Potestà laica e religiosa autorità. Il concordato fra il Granducato di Toscana e la Santa Sede del 1851, Le Monnier 2008; Una nazione da inventare, Nerbini 2011. Si è poi occupato prevalentemente di lotta politica ed elettorale, di storia delle istituzioni e della lotta parlamentare, di notabilato e classi dirigenti fra Otto e Novecento, temi da cui è scaturito il volume La moltitudine apolitica. Culture politiche e voto alle masse in età giolittiana (1904-1913), Mondadori-Le Monnier 2017, oltre a numerosi saggi e monografie su singoli casi di studio (Candidati notabili elezioni. Lotta politica e municipale nella Liguria giolittiana, FrancoAngeli 2001). Recentemente ha pubblicato alcuni contributi in opere collettanee e riviste qualificate sul concetto di delegittimazione politica nel contesto nazionale e internazionale e sul populismo come categoria storiografica.