| ISBN | 978-88-3613-668-1 |
|---|---|
| Numero in collana | 13 |
| Sottocategoria | Cataloghi d'arte |
| Collana | Cataloghi d'arte |
| Autore | Vittorio Laura, Stefano Lusito |
| Pagine | 236 |
| Anno | 2025 |
| In ristampa | No |
L’Ottocento rappresentò un’epoca di particolare fermento per la riflessione sulle funzioni e i destini del genovese nel contesto della cultura ligure. Se da un lato, agli inizi del secolo, il definitivo tramonto dell’autonomia politica (sancito dall’annessione della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna) aveva innescato i processi che avrebbero condotto a una progressiva dequalificazione del genovese sul fronte sociolinguistico (ma che solo negli ultimi anni sarebbe riuscita ad affermarsi determinando, per quest’ultimo, funzioni di stampo «dialettale»), dall’altro le suggestioni di impronta romantica che in quel periodo investirono buona parte dell’Europa sudoccidentale portarono allo sviluppo un indirizzo di ricerca e di pensiero che avrebbe rivolto grande attenzione alle forme, agli usi e alla natura stessa del patrimonio linguistico della regione, nel più ampio spettro della sistemazione coeva delle memorie «nazionali».
L’interesse dell’intellettualità locale per la storia e la cultura ligure, proseguito fino a inizio Novecento anche nelle forme di un aperto militantismo volto all’esaltazione degli elementi più caratteristici dell’identità del territorio, rappresentò in sostanza il tentativo di coniugare il lascito proveniente dal recente passato repubblicano con le vicende politico-sociali che coinvolsero la regione soprattutto nella prima metà del xix secolo, nell’intento di preservare alla «Nazione de’ Liguri» – secondo la definizione di Giovan Battista Spotorno (1788-1844) – un ruolo di primo piano nell’ambito delle vicende risorgimentali. È in questo panorama che occorre contestualizzare sia le varie opere di descrizione linguistica rivolte al genovese (soprattutto dizionari e raccolte lessicali, ma anche taluni lavori di stampo grammaticale), sia gli studi, amatoriali e scientifici, dedicati al patrimonio linguistico regionale che videro la luce durante l’intero XIX secolo, fin oltre le soglie di quello successivo.
Questo volume propone e commenta i documenti esposti nella mostra «Il genovese fra Ottocento e Novecento: dizionari, grammatiche e studi», curata da Vittorio Laura e Stefano Lusito presso l’Archivio Storico del Comune di Genova, che si inserisce nella serie di eventi promossi dall’amministrazione comunale per celebrare la storia ottocentesca della città. Oltre ai principali esponenti della lessicografia storica e della corrente di studio sull’idioma locale, l’esposizione ha ospitato opere manoscritte poco o affatto conosciute persino nei circuiti accademici; nello specifico, il grande dizionario redatto fra il 1824 e l’inizio degli anni ’30 da Cristoforo Filippi (1775-1835), un repertorio lessicografico compilato verso il 1868 dal cappuccino Serafino Carminati (1825-1875) e un’approfondita grammatica stilata da Angelico Federico Gazzo (1845-1926), conclusa attorno al 1920.
Vittorio Laura, architetto, bibliofilo e collezionista, si dedica in particolare a tutte le memorie storiche, letterarie e iconografiche di Genova e della Liguria. È curatore di mostre e autore di libri; ha ideato la serie degli «Ottavini» (edizioni EdiTOIO), che nel 2025 ha raggiunto il traguardo dei centocinquanta numeri, ed è curatore della collana «EdiTOIO - Tormena Editore», che annovera cinque testi (Gente di Sottoripa, Il caso Paganini, Le isole genovesi, Gagliardo e Fieschi incisori genovesi e Ragguaglio 1684). È console di A Compagna, presidente dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Genova e depositario dell’archivio Costanzo Carbone.
Stefano Lusito è dottore di ricerca in linguistica. Collaboratore per diversi progetti scientifici in Italia e all’estero, ha al suo attivo numerosi saggi apparsi su riviste italiane e internazionali così come in opere collettive. Ha pubblicato su volume una monografia d’ambito lessicografico (Aspetti teorici e pratici della redazione di un dizionario genovese-italiano della lingua contemporanea. Metalessicografia di una varietà romanza di koinè), quattro edizioni di testi letterari (fra cui una riedizione critica di Ro mêgo per força di Stefano De Franchi, maggior autore della letteratura settecentesca in genovese) e, in francese, un quadro di sintesi dell’uso scritto del monegasco (Anthologie de la littérature et de l’usage écrit du monegasque), insieme a uno studio del lessico della fauna marina in quest’ultima varietà (Le lexique de la faune marine en langue monégasque. Étude étymologique et de comparaison avec les équivalents lexicaux des parlers voisins). È membro dell’Académie des langues dialectales del Principato di Monaco.

