L’Europa del melodramma

Da Calzabigi a Rossini
Autore: Paolo Gallarati
Isbn: 88-7694-413-3
Collana: Collana del Corso di laurea in Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo Sezione Musica
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Quick Overview
Da Calzabigi a Rossini
L’Europa del melodramma
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-413-3
Numero in collana01
CollanaCollana del Corso di laurea in Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo Sezione Musica
AutorePaolo Gallarati
PagineII-366
Anno1999
In ristampaNo
DescrizioneL’Europa del melodramma
Prefazione • La fabbrica dell’opera tra Sette e Ottocento • Parte prima: Il melodramma europeo nella visione di Calzabigi e dell’ambiente gluckiano • Parte seconda: Cosmopolitismo del dramma giocoso: Goldoni, Da Ponte, Mozart • Parte terza: L’ultimo cosmopolita: Rossini • Indice dei nomi • Bibliografia
A cavallo tra Sette e Ottocento, la fabbrica dell’opera in musica è un crogiolo di idee e di progetti che s’incrociano fra l’Italia, Parigi e Vienna. Le novità non si contano, le polemiche assumono toni accesi, le influenze s’intrecciano e dal tessuto della vita teatrale europea nascono fenomeni prodigiosi: Calzabigi, Gluck, Goldoni, Da Ponte, Mozart, Rossini. In questo libro i problemi dell’opera non sono visti, come avviene di solito, dalla parte dei philosophes, letterati od osservatori esterni, ma da quella di musicisti, librettisti, impresari e del primo critico musicale, Giuseppe Carpani, impegnati nell’attività produttiva o strettamente legati ad essa. Da tale angolazione il melodramma assume connotati inconsueti: la contrapposizione opera seria-opera buffa appare meno cogente di quanto non sia nelle descrizioni degli storici; piuttosto, acquistano evidenza l’opposizione tra artificio e natura, la nascita controversa della drammaturgia musicale moderna basata su di un nuovo rapporto tra musicista e poeta, mentre capolavori come Così fan tutte o Il barbiere di Siviglia appaiono in una luce nuova. Il volume analizza lo scontro tra Calzabigi, Metastasio e l’opera francese; illustra i sofferti progetti di una nuova tragedia in musica; mostra che il dibattito sull’opera buffa era diviso tra nemici del genere, come Zeno e Goldoni, e suoi sostenitori come Da Ponte e Mozart; presenta, insomma, il trionfo del melodramma tra Sette e Ottocento e la sua progressiva ascesa ai vertici dell’arte europea come spettacolo degno di ambire alla stessa profondità espressiva della commedia e della tragedia.
Paolo Gallarati insegna Storia della Musica e Drammaturgia musicale nell’Università di Torino. Si è occupato principalmente di storia ed estetica del melodramma. Tra i suoi studi Gluck e Mozart (Einaudi, 1975), Musica e Maschera. Il libretto italiano del Settecento (Edt, 1984), La forza delle parole. Mozart drammaturgo (Einaudi, 1993), Lezioni sul Don Giovanni (Il Segnalibro, 1994). È codirettore de «Il Saggiatore Musicale», critico musicale de «La Stampa» e de «L’Espresso».