| ISBN | 978-88-3613-661-2 |
|---|---|
| Numero in collana | 04 |
| Sottocategoria | Letteratura italiana |
| Collana | Convergenze. Studi di musicologia e filosofia / ISSN 2612-3428 |
| Autore | Nicola Di Nardo |
| Pagine | 268 |
| Anno | 2025 |
| In ristampa | No |
“Ma un fatto è come un sacco, veda, che vuoto non si regge. Perché si regga, bisogna prima farci entrar dentro la ragione e i sentimenti che lo han determinato.”
Luigi Pirandello
Internet, strumento utilizzato da tutti ma totalmente sconosciuto, eternamente contemporaneo, apparentemente senza storia.
Eppure, la Storia ha davvero tanto da insegnarci, per far emergere la complessa relazione tra il cambiamento innescato dalle tecnologie digitali e la prospettiva analogica, per riconoscere e i processi più significanti nella evoluzione sociale dei nuovi media, per scoprire le applicazioni quotidiane — e talvolta inquietanti — di una rete che appare come una governance senza governo.
Da qui nasce il proposito di questo studio profondo e innovativo nel suo ambito: narrare la storia della Rete da ogni punto di vista, per rendere visibile quel sistema complesso ed armonico di scienza, psicologia, sociologia, etica che ne ha reso possibile la creazione e ancora oggi la abita. Anche se non senza delusioni, come mostra lo spartiacque paradigmatico evidenziato da Kleinrock: dal sogno di una democrazia di scienziati alla realtà odierna, dominata da un’oligarchia di miliardari.
Questo viaggio affascinante — solo in apparenza tecnico ma profondamente umano — non è necessario, dunque, solo a conoscere il potenziale pratico, costruttivo o distruttivo che sia, della scienza e della sua comunità ma a prendere coscienza dell’ispirazione che la guida, dei propositi che la nutrono e dei valori che la animano.
Conoscere e dare un nome ad ogni cosa è dare senso all’oggi.
Di fronte al più grande “territorio” pubblico che l’umanità abbia mai conosciuto, capace di cambiare radicalmente il mondo intorno a noi e dentro di noi, siamo chiamati a percorrere nuove strade, compiere scelte quotidiane e definire politiche comuni. Per costruire insieme una cultura digitale condivisa — consapevole e responsabile — che possa muovere cuori e popoli nella salvaguardia dei principi etici e di quel bene comune che è, al tempo stesso, seme e fine della Rete.
Nicola Di Nardo, fisico e docente universitario, ha dedicato la sua carriera alla ricerca e alla divulgazione nell’ambito delle tecnologie digitali e dei loro riflessi sociali e culturali.
Già direttore del Centro di Informatizzazione Ricerca e Servizi e responsabile della Web Agency dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, è autore di Internet. Storia, tecnica, sociologia (UTET, 1999) e di numerosi saggi sull’etica e il paradigma digitale, collaborando con il mondo accademico e culturale nella promozione di una consapevolezza critica della rete.
Pianista e compositore, unisce alla riflessione scientifica la sua più grande passione: la musica, linguaggio universale nel quale vive il legame profondo tra tecnologia e sensibilità umana.
