L'origine dei plurali italiani in -e e -i
ISBN | 978-88-6274-843-8 |
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Numero in collana | 59 |
Collana | Lingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813 |
Autore | Vincenzo Faraoni |
Pagine | XVIII-198 |
Anno | 2018 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | L'origine dei plurali italiani in -e e -i |
L’origine dei plurali italiani — e più precisamente l’individuazione delle desinenze latine da cui si sono sviluppati i morfemi vocalici -e e -i (rose, lupi, monti) — rappresenta senza dubbio una delle questioni più controverse e dibattute della linguistica storica italo-romanza. Il volume riconsidera le due principali ipotesi in campo — nominativale e sigmatico-accusativale — da diverse angolazioni. Si tiene conto, ovviamente, di quanto consente di ricostruire l’analisi prospettica e retrospettiva dei dati documentari mediolatini e romanzi; ma si esamina approfonditamente anche la diacronia di alcuni tratti fonomorfologici le cui evoluzioni, investendo i morfemi desinenziali, offrono pur esse elementi utili alla definizione del problema. Un problema che non manca, infine, di essere valutato in chiave morfosintattica: alla luce, cioè, dei complessi processi di ristrutturazione che nel volgere di alcuni secoli favorirono il passaggio dal sistema pluricasuale latino a quello (generalmente) acasuale romanzo.
Vincenzo Faraoni è ricercatore in Lin-guistica italiana presso l’Università “La Sapienza” di Roma. In precedenza (2008-2017) ha ricoperto lo stesso ruolo presso il Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo, dove ha tenuto corsi e seminari di dialettologia e grammatica storica, prendendo parte a progetti di ricerca incentrati sulla fonetica, la morfologia e l’etimologia italo-romanze, i suoi principali ambiti di studio. Responsabile — insieme a M. Loporcaro — della sezione etimologica del Vocabolario del romanesco contemporaneo (diretto da P. D’Achille e C. Giovanardi), ha curato i volumi Lin-guaggio e comicità. Lingua, dialetti e mistilinguismo nell’intrattenimento co-mico italiano tra vecchi e nuovi media (con S. Covino, Berna 2016) e Vicende storiche della lingua di Roma (con M. Loporcaro e P.A. Di Pretoro, Alessandria 2012).