La verità del falso

Sku
978-88-3613-588-2
25,00 €

Tra parola e immagine nell'arte concettista di Mario Fallini


Curatore: Alberto Ballerino, Gian Luigi Ferraris
Isbn: 978-88-3613-588-2
Collana: Nec iners. Collana della Società Alessandrina di Italianistica ISSN 1825-3490
Quick Overview

Tra parola e immagine nell'arte concettista di Mario Fallini

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-588-2
Numero in collana07
SottocategoriaGlottologia
CollanaNec iners. Collana della Società Alessandrina di Italianistica ISSN 1825-3490
CuratoreAlberto Ballerino, Gian Luigi Ferraris
Pagine112
Anno2025
In ristampaNo

Mario Fallini (Alessandria, 1947) è artista interessato al rapporto “parola-immagine”; adatta tecniche e materiali ai suggerimenti che gli derivano da varie discipline (iconologia, mnemotecnica, critica warburghiana) traducendoli con procedimento analogico e metaforico in opere che il titolo integra in modo sostanziale. Procede seguendo due grandi coordinate: dell’immagine e della parola, per cui è interessato anche al calligramma. Significative sono la trascrizione per immagini del Milione di Marco Polo, del Don Chisciotte e delle Mille e una notte (testo scritto su un lenzuolo ed esposto con la “Carta della Memoria” nel 2004 nella Biblioteca dell’Università di Pisa nell’ambito del Convegno tenutosi alla Scuola Normale Superiore dal titolo “Con parola brieve e con figura” a cura di Lina Bolzoni e Silvia Volterrani (convegno durante il quale Fallini presenta il video “Un Concettismo”).  Un’altra opera di riscrittura è quella che riveste le pareti della chiesa della SS. Annunziata di Alessandria (progettata dagli architetti Carpani, Masoni e Tasso) e che in 231 formelle di ceramica riporta il testo integrale dell’Antico e del Nuovo Testamento. In ogni sua opera Mario Fallini mette in scena una contestualità rivolta a temi radicali come la morte, il sesso, il rapporto tra i sessi, l’aforisma filosofico, i vizi capitali, ma anche a temi quotidiani quali il cibo, il giocattolo, l’infanzia, nell’orizzonte di una ‘enciclopedia della memoria’. L’insieme che si viene via via formando è “una ricostruzione fantastica dell’universo”: si tratta di un’ambizione che si rifà alle tecniche della memoria di tradizione classico-rinascimentale sposate alle tecnologie di oggi: un teatro della memoria, che richiama quello di Giulio Camillo, riproposto al computer (v. il sito flatusvocis.eu). Il Teatro di Giulio Camillo (ca. 1480 - 1524) si struttura in riferimento al concetto di “visione magica” o a una sensibilità in grado d tessere quei sottili fili della memoria che legano oggetti, immagini di oggetti, eventi e persone nel tempo, rivelando significati inattesi e talvolta sorprendenti che scandiscono un percorso umano e artistico.  Mario Fallini con i suoi lavori opera come nel Teatro di Camillo che racchiude una pluralità di segni in continua ricombinazione e disposti secondo gerarchie interne, temi e linee temporali. Così è forse possibile riscoprire le immagini interiori come emblemi della propria esistenza in grado di attivare un moto di oscillazione perpetua, che in una direzione porta il ricordo ad essere strumento conoscitivo, e nel modo inverso catalizza la creazione di nuova memoria.

Alberto Ballerino è giornalista professionista, redattore del bisettimanale ‘Il Piccolo’, direttore responsabile del ‘Quaderno di storia contemporanea’, rivista dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria (Isral), e presidente della Società di Storia, Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti. Nel 2016 ha vinto il premio giornalistico ‘Franco Marchiaro’. Molte sono le sue pubblicazioni di argomento storico, di carattere sia scientifico sia divulgativo. ‘Nonsolonebbia. Teatro, cinema, vita culturale ad Alessandria’ (Falsopiano - Isral) ha vinto nel 2004 il V concorso nazionale ‘Guido Gozzano’ (sezione libro edito di storia e arte piemontese).

Gian Luigi Ferraris, laureato in filologia classica, già docente nei Licei, presidente della Società Alessandrina di Italianistica, ha pubblicato come saggista, traduttore e curatore vari scritti su scrittori latini, su Dante e su autori italiani dell’Otto/Novecento. Ha fondato e dirige per le Edizioni dell’Orso la collana “Nec iners”.