Le lingue minoritarie nell'Europa latina mediterranea

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978-88-3613-005-4
20,00 €
Diritto alla lingua e pratiche linguistiche
Curatore: Gianmario Raimondi, Dario Elia Tosi
Isbn: 978-88-3613-005-4
Collana: Lingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
Quick Overview
Diritto alla lingua e pratiche linguistiche
Le lingue minoritarie nell'Europa latina mediterranea
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-005-4
Numero in collana66
CollanaLingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
CuratoreGianmario Raimondi, Dario Elia Tosi
PagineXX-108
Anno2020
In ristampaNo
DescrizioneLe lingue minoritarie nell'Europa latina mediterranea
Il volume raccoglie una serie di contributi scaturiti dal confronto scientifico (avvenuto in occasione di un convegno internazionale organizzato dall’Università della Valle d’Aosta nell’ottobre 2018, con il patrocinio congiunto di CIEBP-Centre d’Information sur l’Éducation Bilingue et Plurilingue, Europe Direct Vallée d’Aoste e IUSE-Istituto Universitario Studi Europei di Torino) fra linguisti e giuristi dei tre maggiori Paesi europei dell’area neolatina mediterranea, Spagna, Francia e Italia, caratterizzati da impostazioni profondamente variegate e differenti in tema di plurilinguismo e diritto linguistico. Le prospettive giuridiche nazionali rispetto al problema generale del “diritto alla lingua” scandiscono l’ordinamento principale del volume, organizzato in tre piccole sezioni intitolate ai tre Paesi. La tematizzazione del volume (evidenziata in un saggio introduttivo dei due curatori) propone però di associare a questo ordinamento tre aspetti “trasversali” delle pratiche plurilingui, ritenuti al contempo emblematici rispetto alla caratterizzazione storico-sociolinguistica specifica dei tre Paesi latini e mediterranei, ma anche altamente rappresentativi delle problematiche di language planning con le quali sono chiamate a confrontarsi tutte le “società complesse” dell’Europa contemporanea. Spagna, Francia e Italia sono quindi scelte come esempi paradigmatici dei rapporti linguistici (giuridici e “naturali”) che intercorrono fra “lingua dello Stato” da una parte, tre declinazioni possibili del concetto di “lingua minoritaria” dall’altra, e cioè: 1) le lingue delle comunità locali, intese anche come “corpo politico autonomo”; 2) le lingue appannaggio delle nuove comunità prodotte dai fenomeni migratori; 3) infine, le varietà linguistiche “patrimoniali” di carattere dialettale.
Gianmario Raimondi è dal 2002 professore di Linguistica Italiana all’Università della Valle d’Aosta. Romanista di formazione, si occupa principalmente di geolinguistica e dialettologia italo e galloromanza, di sociolinguistica e di linguistica del contatto, di lessicologia e onomastica storica. Dirige i lavori dell’APV-Atlas des Patois Valdôtains e della rivista ESP-Education et Sociétés Plurilingues. Dario Elia Tosi è dal 2011 professore di Diritto Pubblico Comparato all’Università della Valle d’Aosta. Nel quadro più generale dei diritti legati al pluralismo etnico territoriale, accanto a studi sul diritto di autodeterminazione e secessione, è autore di numerosi contributi sul tema dei diritti linguistici, tra cui si segnala il recente volume Diritto alla lingua in Europa (Torino, Giappichelli, 2017).