Le versioni greche del Simbolo Quicumque

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978-88-3613-355-0
30,00 €

Testo critico e note storico-teologiche


Autore: Alberto Nigra
Isbn: 978-88-3613-355-0
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
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Testo critico e note storico-teologiche

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-355-0
Numero in collana107
SottocategoriaLetteratura bizantina
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreAlberto Nigra
PagineVIII-212
Anno2023
In ristampaNo

Il Simbolo Quicumque o pseudo-atanasiano costituisce notoriamente un prodotto della cultura latina tardoantica, probabilmente collocabile in area franco-ispanica tra la fine del V e il VII secolo. Attribuito nell’Occidente altomedievale ad Atanasio di Alessandria, esso è stato a più riprese tradotto in greco nel contesto delle controversie sul Filioque, dando luogo a diverse versioni tra loro contrapposte e variamente collocabili tra la fine dell’XI e il XV secolo (CPG 2295). Dopo aver presentato brevemente lo status quaestionis degli studi su questo tema, il volume fornisce un testo critico delle differenti versioni del Simbolo Quicumque – che raggiungono il numero di ben nove, con quasi un centinaio di testimoni manoscritti complessivi – e una loro possibile collocazione cronologica, geografica e teologica. Cerca infine di delineare i momenti fondamentali della variegata recezione di questa professione di fede di origine occidentale nel panorama bizantino posteriore allo scisma d’Oriente, tenendo conto delle polemiche teologiche e dei tentativi di unione fra Chiesa latina e greca.

Alberto Nigra (1988), sacerdote dell’Arcidiocesi di Torino dal 2013, è docente di Patrologia e di Greco biblico presso la sezione di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e vicedirettore dell’Archivio Arcivescovile di Torino per la sezione storica. Dalla sua tesi di Dottorato in Teologia e Scienze Patristiche, conseguito presso l’Institutum Patristicum Augustinianum di Roma, ha pubblicato il volume Il pensiero cristologico-trinitario di Giovanni di Scitopoli. Tra neocalcedonismo e prima recezione del Corpus Dionysiacum (Roma-Lugano 2019). Membro dell’AIEP/IAPS, nelle sue pubblicazioni di ambito patristico nutre una particolare attenzione per lo sviluppo della riflessione cristologica, soprattutto fra V e VI secolo.