Orchestra or a Poeme of Dauncing

Insieme alle rappresentazioni drammatiche e ad altri “passatempi oziosi”, la danza era severamente condannata dai moralisti puritani negli ultimi decenni del Cinquecento. In Orchestra or A Poeme of dauncing, John Davies affida la sua “difesa” appassionata di quest’arte a un personaggio omerico, il principe Antinoo che ne esalta l’antichità e la nobiltà per vincere la riluttanza di Penelope a danzare. Poiché le sue argomentazioni non riescono a persuadere la regina, per mezzo di uno specchio magico in grado di superare ogni distanza spaziale e temporale, Antinoo le presenta, come esempio supremo, una danza alla corte di Elisabetta I. Poemetto giocoso e ironico, Orchestra fu probabilmente utilizzato anche come testo per uno degli enterteinments organizzati dal Middle Temple.