Raccontare l'indicibile: il volto della guerra

Sku
978-88-6274-989-3
28,00 €
Autore: Paolo Luparia, Patrizia Pellizzari
Isbn: 978-88-6274-989-3
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-989-3
Numero in collana112
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutorePaolo Luparia, Patrizia Pellizzari
PagineVIII-300
Anno2020
In ristampaNo

Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall’Ateneo torinese e intitolato Guerra e letteratura nell’Età moderna (2017-2019), che conclude una serie di progetti (avviati nel 2013) volti a indagare sotto vari aspetti (storici, tecnici, artistici, letterari) il tema della guerra in un periodo magmatico, segnato da grandi e decisivi cambiamenti (politici, culturali, tecnologici), che mutano non soltanto il modo di condurre i conflitti bellici ma anche la mentalità e l’atteggiamento con cui sono affrontati ed elaborati all’atto della loro trasfigurazione artistica e letteraria.
La vastità e la difficoltà implicite nell’oggetto complessivo della ricerca hanno richiesto, ma anche consentito, di sviluppare gli argomenti privilegiando di volta in volta punti di vista particolari. I frutti di questa lunga indagine sono stati consegnati a cinque volumi (di cui questo è l’ultimo), ciascuno dei quali ha messo a fuoco specifici aspetti: Guerre combattute e guerre raccontate tra medioevo ed età moderna; Il prezzo della guerra. Italia e Penisola iberica nei secoli XIII-XVI (2018) e, in questa stessa Collana, Le armi e i cavalieri. La guerra e i suoi simboli dal Medioevo all’Età moderna (2018) e Prima e dopo la battaglia. Preparazione, strategie, scenari dei fatti d’arme (2019).
Contraddistinti da un taglio monografico, i due contributi qui raccolti vertono sui diversi modi narrativi con cui, in due testi per ragioni differenti esemplari, in prosa e in versi, all’inizio e alla fine del Cinquecento, Da Porto e Tasso si pongono di fronte all’accadere antico e sempre nuovo del conflitto, dalla più bruciante cronaca risalendo fino ai suoi archetipi mitici. Siano testimoni oculari o rivivano, per forza di immaginazione, epiche gesta di un remoto passato, essi mostrano di saper entrare nel campo dell’azione come psicologi senza mai distogliere lo sguardo dalla terrificante inumanità della guerra.

Paolo Luparia insegna letteratura italiana nel Dipartimento di Lingue dell’Università di Torino. Filologo interessato agli aspetti stilistici e interpretativi, si è occupato di autori tra Quattro e Cinquecento (Boiardo, Folengo, Scipione Capece, Angelo Ingegneri, Tasso); di Testi e Marino; degli autori di componimenti encomiastici in onore di Cristina di Francia. Tra gli scrittori del Novecento ha dedicato ricerche e saggi a Enrico Thovez, Gozzano, Ungaretti, Montale. Nell’“Edizione nazionale delle Opere di Torquato Tasso” è apparsa, a sua cura, l’edizione critica del Mondo creato (2006-2007), corredata da un commento di prossima pubblicazione. Se le stelle benigne glielo concederanno, ad senectutem seposuit i commenti alla gozzaniana Via del rifugio e ai Canti Orfici di Campana.

Patrizia Pellizzari insegna letteratura italiana nel Dipartimento di Lingue dell’Università di Torino. La sua attività scientifica si è sviluppata fra filologia e critica, con particolare riguardo ai secoli XVI-XVIII (novellistica, storiografia, odeporica, poema eroico, biblioteche immaginarie, cultura e letteratura nell’età di Carlo Emanuele I di Savoia, Tassoni, Alfieri). Ha curato, di Anton Francesco Doni, le edizioni di I Mondi e gli Inferni (1994) e della Moral filosofia e Trattati con una scelta di Lettere (2002). Per l’“Edizione nazionale delle Opere di Vittorio Alfieri” ha pubblicato le edizioni critiche del Sallustio (2004) e dei Frammenti di traduzioni, comprendenti le versioni parziali di autori latini, di Pope e la versificazione della Mandragola (2017).