Ragionamento a Donna Lavinia sua figliuola, della maniera del governarsi ella in corte (1586)

Sku
978-88-3613-305-5
35,00 €
Curatore: Helena Sanson
Autore: Annibale Guasco
Isbn: 978-88-3613-305-5
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-305-5
Numero in collana126
SottocategoriaLetteratura italiana
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreAnnibale Guasco
CuratoreHelena Sanson
Pagine288
Anno2022
In ristampa

Nell’inverno del 1585 il letterato alessandrino Annibale Guasco (1540-1619) compose per la figlia undicenne Lavinia un trattato ricco di utili consigli e raccomandazioni per guidarla, e starle così vicino nonostante la distanza, nel futuro ruolo – non privo di insidie – che Lavinia stava per assumere alla corte sabauda: diventare dama di corte dell’Infanta Caterina Micaela d’Asburgo, figlia di Filippo ii, re di Spagna, e consorte del Duca di Savoia Carlo Emanuele I. Il Ragionamento a Donna Lavinia sua figliuola della maniera del governarsi ella in corte (1586) va letto e interpretato nel contesto più ampio della ricca produzione di testi di condotta per e sulle donne del Cinquecento, ma è anche testimonianza di uno speciale vincolo di amore e di stima fra Guasco e la figlia. Guasco aveva infatti riposto grandi aspettative in questa bambina dotata e promettente: nella speranza che fosse un giorno chiamata ad un prestigioso ruolo a corte, la seguì personalmente nei suoi studi, procurandole anche i migliori precettori. Dopo sette anni alla corte della Infanta Caterina, Lavinia si sposò con il Conte Guido Emanuele Langosco, ed ebbe così inizio un altro capitolo della sua vita: moglie e madre, Lavinia restò parte integrante di una influente rete di relazioni sociali, come rivela anche la Scelta di lettere che arricchisce l’edizione del Ragionamento. Tratte dai volumi di corrispondenza di Annibale Guasco usciti a stampa nei primi decenni del Seicento, le settanta lettere qui riportate restituiscono ai lettori, pagina dopo pagina, la vita e il mondo di Lavinia e dei suoi cari. Sullo sfondo dei grandi eventi dell’Italia tardo-rinascimentale, fra Alessandria, Torino e Milano, rivivono le gioie, le speranze e i dolori che segnarono l’esistenza di una famiglia del tempo. Al centro di tutto, indissolubile e inalterato negli anni, l’amore fra un padre e una figlia.

Helena Sanson è Professor of Italian, History of Linguistics, and Women’s Studies all’Università di Cambridge e Fellow del Clare College. Ha pubblicato i volumi Donne, precettistica e lingua nell’Italia del Cinquecento (Accademia della Crusca, 2007) e Women, Language and Grammar in Italy, 1500-1900 (Oxford University Press for the British Academy, 2011). Ha curato l’edizione moderna di testi cinquecenteschi di condotta per le donne, fra i quali il Dialogo della instituzion delle donne (1545) di Lodovico Dolce (MHRA, 2015) e gli Ammaestramenti e ricordi, Difese e Panegirico (1628) di Isabella Sori (MHRA, 2018; Edizioni dell’Orso, 2021), e il volume Women and Translation in the Italian Tradition (Classiques Garnier, 2022). È co-curatrice dei volumi Women and Gender in Post-Unification Italy: Between Private and Public Spheres (Peter Lang, 2013), Conduct Literature for and about Women in Italy, 1470-1900: Prescribing and Describing Life (Classiques Garnier, 2016), e Women in the History of Linguistics (Oxford University Press, 2020). Dirige la collana Women and Gender in Italy, 1500-1900 (Classiques Garnier) e la rivista Women Language Literature in Italy/Donne Lingua Letteratura in Italia (Fabrizio Serra Editore).