ISBN | 978-88-3613-327-7 |
---|---|
Numero in collana | 127 |
Sottocategoria | Letteratura italiana |
Collana | Contributi e proposte ISSN 1720-4992 |
Autore | Paola Cosentino |
Pagine | 368 |
Anno | 2023 |
In ristampa | No |
Il volume raccoglie una serie di saggi d’argomento teatrale volti ad indagare il panorama volgare cinque-seicentesco: partendo dai capolavori comici di primo Rinascimento (Mandragola, Clizia e Calandra), attraversando poi la produzione tragica e tragicomica fra i due secoli, si arriva, infine, all’analisi della produzione drammatica di Federico Della Valle. Diversi gli ambiti di riferimento, che tuttavia consentono all’autrice di costruire un quadro assai mosso in cui viene approfondito il ruolo dei modelli classici e moderni e, insieme, il confronto fra letteratura alta e produzione popolare. Firenze, Roma, ma anche Parma, Venezia e Torino sono alcuni fra i luoghi dove, grazie a una consolidata tradizione drammaturgica, alla proliferazione delle tipografie, alle attività promosse dalle corti o dalle accademie, il teatro diviene scrittura, ma anche spettacolo, destinato a creare occasioni, dibattiti, rivisitazioni dell’antico capaci di animare, rivitalizzandola, la scena contemporanea.
Paola Cosentino insegna all’Università di Torino. Si è occupata di letteratura cinque-seicentesca, in special modo di teatro, di poesia sacra, di trattatistica muliebre. Negli ultimi anni, ha pubblicato i volumi intitolati Le virtù di Giuditta. Il tema biblico della “mulier fortis” nella letteratura del ‘500 e del ‘600 (Aracne, 2012) e Ritratti machiavelliani. La lezione del presente fra legazioni e Principe (Lithos, 2016). Nel 2012 ha approntato l’edizione critica del Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua di Niccolò Machiavelli (Salerno editore), mentre, più di recente, ha curato il Teatro di Mario Luzi (Garzanti, 2018).