Uomini in cattedra non per mestiere ma per passione

Sku
978-88-6274-695-3
20,00 €
Autore: Remo L. Guidi
Isbn: 978-88-6274-695-3
Collana: Materiali e ricerche di cultura contemporanea
Uomini in cattedra non per mestiere ma per passione
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-695-3
Numero in collana14
CollanaMateriali e ricerche di cultura contemporanea
AutoreRemo L. Guidi
PagineXII-348
Anno2016
In ristampa
DescrizioneUomini in cattedra non per mestiere ma per passione
Se c’è una professione che più di ogni altra cospira per nascondere la sigla umana di quanti la esercitano questa è quella del maestro, occultato e stravolto nelle memorie fiabesche dell’infanzia e dell’adolescenza, quando bastava un’occhiataccia per zittire i facinorosi, e i patemi più incontrollabili li suscitavano i compiti in classe e le pagelle. Nelle pagine di questo libro si vuole raggiungere l’interiorità di quegli uomini e leggerne la cifra segreta, liberandoli dall’ingannevole maquillage dei ricordi e dei personalismi, per gettare sguardi non furtivi nella loro intimità, perché se si va a scuola per imparare a vivere, è lecito chiedere ad essi come vivevano. La domanda, forse seducente, rischiosa o importuna, non sembra illecita, e per rispondere si è operata una silloge, estremamente selettiva, tra i Fratelli delle Scuole Cristiane in Italia, istituto dedito in esclusiva ai giovani da oltre trecento anni e su scala planetaria. La campionatura muove dall’unità d’Italia e raggiunge il giorno d’oggi.

Se c’è una professione che più di ogni altra cospira per nascondere la sigla umana di quanti la esercitano questa è quella del maestro, occultato e stravolto nelle memorie fiabesche dell’infanzia e dell’adolescenza, quando bastava un’occhiataccia per zittire i facinorosi, e i patemi più incontrollabili li suscitavano i compiti in classe e le pagelle. Nelle pagine di questo libro si vuole raggiungere l’interiorità di quegli uomini e leggerne la cifra segreta, liberandoli dall’ingannevole maquillage dei ricordi e dei personalismi, per gettare sguardi non furtivi nella loro intimità, perché se si va a scuola per imparare a vivere, è lecito chiedere ad essi come vivevano. La domanda, forse seducente, rischiosa o importuna, non sembra illecita, e per rispondere si è operata una silloge, estremamente selettiva, tra i Fratelli delle Scuole Cristiane in Italia, istituto dedito in esclusiva ai giovani da oltre trecento anni e su scala planetaria. La campionatura muove dall’unità d’Italia e raggiunge il giorno d’oggi.