Bizantini e longobardi nelle aree emiliane

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978-88-3613-003-0
70,00 €
Culture e territori in una secolare tradizione
Curatore: Paolo de Vingo, Patrizia Cremonini
Isbn: 978-88-3613-003-0
Collana: Archeologia, Arte, Architettura tra il V e XI secolo / ISSN 2723-8946
Quick Overview
Culture e territori in una secolare tradizione
Bizantini e longobardi nelle aree emiliane
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-003-0
Numero in collana01
CollanaArcheologia, Arte, Architettura tra il V e XI secolo / ISSN 2723-8946
CuratorePaolo de Vingo, Patrizia Cremonini
Pagine620
Anno2020
In ristampaNo
DescrizioneBizantini e longobardi nelle aree emiliane
Il volume raccoglie i testi del ciclo di conferenze svoltesi fra il 2015 e il 2016, organizzate da Patrizia Cremonini, dedicate alla molteplicità dei significati del limes stabilitosi nelle aree emiliane altomedievali lungo il percorso fluviale dello Scoltenna (attuale Panaro), il quale, oltre a separare i Bizantini a est dai Longobardi a ovest, contribuì a definire la linea del confine politico-amministrativo che nei secoli medievali avrebbe diviso i Bolognesi dai Modenesi. Oltre a questi contributi, ne stati inseriti alcuni degli studenti della Laurea Triennale in Beni Culturali e della Laurea Magistrale in Archeologia e Storia antica (Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici) a sottolineare il costante interesse che la cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale della stessa Università dedica ai rapporti socio-economici e storicoculturali tra popolazioni ‘alloctone’ e popolazioni ‘indigene’ nella Penisola italiana tra tardoantico e altomedioevo.
Paolo de VINGO insegna a Torino Archeologia tardoantica e altomedievale nella Laurea Triennale in Beni Culturali e Archeologia Cristiana e Medievale nella Laurea Magistrale in Archeologia e Storia antica ed ha nello studio dei rapporti interculturali e delle modalità con le quali le popolazioni nomadi e quelle germaniche si rapportarono con la componente romano-bizantina uno dei suoi interessi di ricerca primari. Patrizia CREMONINI è direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, laureata con una tesi su aree boschive nel Bolognese in età medievale, ha conservato interesse per la ricostruzione dei quadri paesaggistico-ambientali e socioeconomici pubblicando contributi per il territorio emiliano nei quali ha posto in relazione le fonti storico-archivistiche con i dati archeologici.