Confessions (1801-1813)

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978-88-6274-964-0
50,00 €
Curatore: Chiara Tavella
Autore: Santorre di Santa Rosa
Isbn: 978-88-6274-964-0
Collana: Filologia e Letteratura italiana. Studi e testi ISSN 2723-9926
Confessions (1801-1813)
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-964-0
Numero in collana01
CollanaFilologia e Letteratura italiana. Studi e testi ISSN 2723-9926
AutoreSantorre di Santa Rosa
CuratoreChiara Tavella
PagineVI-686
Anno2020
In ristampaNo
DescrizioneConfessions (1801-1813)
Come ha osservato Marziano Guglielminetti, esistono «differenti modi di fare dell’io l’oggetto dello scrivere», di dare al sé uno spazio per raccontarsi e per tracciare con la penna la percezione del proprio vissuto. Il patriota piemontese Santorre di Santa Rosa (1783-1825) ha sperimentato, come forse pochi altri, quasi tutte le modalità della scrittura in prima persona: dai diari agli zibaldoni letterari, dall’autobiografia alle note di viaggio, dai ricordi vergati velocemente su quaderni di recupero alle lettere in cui racconta di sé ai famigliari e agli amici. Tuttavia i risultati più convincenti sono senza dubbio raggiunti attraverso la forma-diario. È infatti alle Confessions, iniziate in francese e proseguite con un secondo ciclo, ancora inedito, in italiano, che Santa Rosa affida, per quasi vent’anni, la «dolce e fedele immagine» di sé , dall’adolescenza all’alba della militanza politica che precede il suo impegno nei moti rivoluzionari. Questi journaux intimes, finora mai pubblicati integralmente e poco conosciuti nel panorama delle scritture dell’io dell’Ottocento romantico, costituiscono un documento fondamentale per la storia culturale del Piemonte preunitario e per gli studi sulla formazione dei protagonisti del nostro Risorgimento, ma non solo. Grazie al loro carattere privato, le Confessions ci consentono di indagare la personalità di Santa Rosa in una prospettiva inedita, lontana dalle rappresentazioni convenzionali dell’eroe, rivelandone le passioni, prima di tutto letterarie, e la tormentata maturazione delle sue convinzioni politiche e linguistiche in una terra di frontiera, dove l’italianità, tra difficoltà, compromessi e precise scelte ideologiche, tarda ad affermarsi.
Chiara Tavella, PhD, è assegnista di ricerca presso l’Università di Torino nell’ambito del progetto Sanguineti’s Wunderkammer. Alle scritture dell’io, agli epistolari e alle carte letterarie inedite degli ‘alfieriani-foscoliani’ piemontesi (Santorre di Santa Rosa, Cesare Balbo, Carlo Vidua, Luigi Ornato, Luigi Provana) ha dedicato il volume Contributo alla biografia letteraria di Santorre di Santa Rosa: una commedia inedita (2013, Premio “Gianni Oberto”), la tesi di dottorato e numerosi articoli e interventi a convegni. Nei suoi studi si è inoltre occupata di Francesco De Sanctis, di Sibilla Aleramo, di Luigi di San Giusto e, più recentemente, di Edoardo Sanguineti. Fa parte delle redazioni di varie riviste («Sinestesie», «Giornale storico della letteratura italiana», «Studi Desanctisiani», «Rivista di Storia dell’Università di Torino») e collane editoriali (“Terre di confine”, “Biblioteca di Studi Desanctisiani”) ed è stata coordinatrice del gruppo di lavoro per la redazione della nuova Bibliografia desanctisiana (1965-2019).