Epistola a Grimaldo
ISBN | 978-88-6274-181-1 |
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Numero in collana | 06 |
Collana | Ricerche Intermedievali / ISSN 2039-358X |
Autore | Ermenrico di Ellwangen |
Curatore | Francesco Mosetti Casaretto |
Pagine | XII-516 |
Anno | 2010 |
In ristampa | No |
Descrizione | Epistola a Grimaldo |
Leggere l’Epistola a Grimaldo non è un compito facile. Ermenrico è uno scrittore pedante, fastidioso, prolisso. Non c’è velocità nelle sue righe, non c’è logica apparente. Tutto scorre come un fluido su un piano dilatato, senza margini, erroneo: la tensione narrativa del testo diventa un velo, sottilissimo; gli scarti fabulatori, sono lampi associativi, quasi spontanei. Il pensiero di Ermenrico sembra fumo, sprigionato in piccole stanze polverose, ànditi ristretti dove nessuno non entra più da secoli e dove la prosa altro non è, se non una ruminatio astratta, magmatica, incontenibile: come la spirale di una vite senza fine. A un certo punto, però ci si accorge che questo testo ha un suo asse: tutto ruota attorno agli stessi temi, orbita attorno allo stesso perno ideologico: l’amore di Dio e del prossimo, l’anima, lo spirito, l'amicizia, il nome e il verbo... L’affastellare di Ermenrico, allora, non è più caotico: è solo un affastellare codificato; quel suo movimento rotatorio, in realtà, descrive un percorso retorico compiuto. Dopo un pò, il ritmo si fa ipnotico: L’Epistola a Grimaldo diventa, allora, un ondivago sentiero dentro la mentalità di un mondo - quello medievale - che si avvicina, e, approssimandosi, al nostro ci sottrae.