I testimoni della fase Alfa della «Gerusalemme Liberata»

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88-7694-558-X
15,50 €
Autore: Emanuele Scotti
Isbn: 88-7694-558-X
Collana: Collana del Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte medievale e moderna Sezione Letteratura
I testimoni della fase Alfa della «Gerusalemme Liberata»
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-558-X
Numero in collana08
CollanaCollana del Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte medievale e moderna Sezione Letteratura
AutoreEmanuele Scotti
PagineXXIV-140
Anno2001
In ristampaNo
DescrizioneI testimoni della fase Alfa della «Gerusalemme Liberata»
Il volume ricostruisce la fisionomia della Gerusalemme liberata nella prima fase della sua elaborazione, portando alla luce e illustrando compiutamente una stagione della poesia tassiana che si può dire in sostanza sconosciuta. Il lavoro svolto da Torquato a monte del Codice Gonzaga — rappresentante centrale della fase Beta e cardine dell’intera tradizione — è infatti rimasto sino ad oggi consegnato a una serie cospicua di manoscritti che tramandano canti o gruppi di canti giunti a stadi differenti di elaborazione, la cui collocazione nella trafila del lavoro tassiano è perciò tutt’altro che agevole. Emanuele Scotti, muovendo dagli innovativi studi di Luigi Poma, ha disegnato la mappa completa di questa zona della storia del capolavoro, in buona parte a noi nota attraverso testimonianze che immediatamente precedono la svolta del 1575-1576, e conduce il lettore all’interno di un laboratorio affollato di carte, lettere, copisti e lettori d’eccezione (su tutti Scipione Gonzaga e Gian Vincenzo Pinelli). La completa e ordinata documentazione delle lezioni ascrivibili alla prima fase elaborativa della Liberata, e la classificazione, canto per canto, delle testimonianze disponibili, rendono questo volume indispensabile a una piena conoscenza della poesia del Tasso.
Emanuele Scotti, laureato a Pavia nel 1990 con Luigi Poma, ha dedicato il lavoro di laurea e del dottorato (conseguito nel 1994) alla filologia tassiana. Ha pubblicato contributi su «Studi tassiani» e «Italianistica», e ha collaborato con gli editori Zanichelli e Le Monnier.