ISBN | 978-88-3613-604-9 |
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Numero in collana | 19 |
Sottocategoria | Filologia italiana, Letteratura italiana |
Collana | Filologia e Letteratura italiana. Studi e testi ISSN 2723-9926 |
Curatore | Eva Corbari, Alice Dacarro, Roberto Galleran |
Pagine | X-198 |
Anno | 2025 |
In ristampa | No |
Il volume è l’esito del convegno dottorale tenutosi a Pavia nei giorni 26 e 27 giugno 2024, organizzato dai dottorandi del XXXVIII ciclo in Scienze del Testo Letterario e Musicale dell’Università di Pavia (curriculum di Filologia Moderna). I dodici saggi che lo compongono indagano la polifonia, il plurilinguismo e le loro interazioni e implicazioni reciproche, in una prospettiva che mantiene la centralità del testo quale oggetto d’indagine, dalla letteratura allo spettacolo.
Eva Corbari si è laureata in Teatro, Cinema, Danza e Arti Digitali (Sapienza Università di Roma) con una tesi dal titolo Anton Giulio Bragaglia tra teoria e prassi scenica (1923-1930). Il caso della Veglia dei Lestofanti. Attualmente è dottoranda di ricerca in Scienze del Testo Letterario e Musicale (XXXVIII ciclo, PNRR/PA) presso l’Università degli Studi di Pavia, con un progetto sulle estetiche e le pratiche di attorialità nello spazio urbano, dal punto di vista dell’abitante come corpo creativo. In prospettiva storica, i suoi contributi editi e in pubblicazione riguardano la regia novecentesca e la pedagogia dell’attore (nell’ambito del PRIN 2022 Transmission of performing knowledge in Italian theatre culture. History, theory and practices).
Alice Dacarro si è laureata in Filologia Moderna all’Università di Pavia con una tesi di laurea su forma e stile in Stella variabile di Vittorio Sereni; presso il medesimo ateneo sta svolgendo un dottorato di ricerca in Scienze del Testo Letterario e Musicale (XXXVIII ciclo). Il suo progetto di ricerca è incentrato sulla produzione autobiografica di Mario Spinella, in particolare su Memoria della Resistenza e Lettera da Kupjansk: con un’analisi attenta agli aspetti compositivi e alle modalità di rielaborazione dell’esperienza bellica che si avvale, inoltre, degli avantesti conservati presso il Fondo Manoscritti pavese. Suoi contributi, pubblicati o in corso di stampa, riguardano la poesia sereniana e la ricezione narrativa contemporanea della Resistenza.
Roberto Galleran si è laureato in Italianistica all’Università di Bologna con una tesi sull’in-tertestualità dei sogni biblici nella Commedia di Dante, ed è attualmente dottorando in Scienze del Testo Letterario e Musicale all’Università di Pavia (XXXVIII ciclo). Il suo progetto di ricerca è vòlto ad analizzare la retorica del sogno e della visione dalla Vita Nova alla Commedia, da un punto di vista stilistico e interpretativo, con particolare attenzione alle fonti del linguaggio dantesco e alle loro implicazioni filosofiche e teologiche. I suoi interessi vertono soprattutto sulla critica dantesca, sui modelli per la lingua e lo stile delle opere di Dante, oltre che sull’antica esegesi alla Commedia.