La letteratura dell'«impegno» nel Novecento europeo

Curatore: Marina Spadaro
Isbn: 978-88-6274-010-4
Collana: Culture Europee ISSN 2037-9498
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La letteratura dell'«impegno» nel Novecento europeo
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-010-4
Numero in collana01
CollanaCulture Europee ISSN 2037-9498
CuratoreMarina Spadaro
PagineX-178
Anno2007
In ristampaNo
DescrizioneLa letteratura dell'«impegno» nel Novecento europeo
Presentazione di Lionello Sozzi • P. Adinolfi, Autorità e libertà: una lettura de La Symphonie pastorale di André Gide • L. Sozzi, Romain Rolland e l’«indipendenza dello spirito» • B. Germano, Natalino Sapegno tra vocazione critica e impegno civile: tracce di un percorso • C. Sandrin, Il ricordo del male. Il compito della poesia dopo la Shoah • L. Savarino, Responsabilità del pensiero e giudizio politico in Hannah Arendt • M. Spadaro, La letteratura, il pane, il lavoro: il «caso Vittorini» e le sue ripercussioni in Francia • F. Pilato, Elio Vittorini, una scomoda libertà • P. Sosso, Chierico, artista, intellettuale: la funzione dell’«homme de lettres» in Benda, Camus, Sartre • F. Pisanelli, Per una scrittura dell’impegno: Roland Barthes e Pier Paolo Pasolini
Questo volume è il frutto delle riflessioni e dei dibattiti avviati dal Convegno Ritratto del Novecento, un’iniziativa della Provincia di Torino e dell’IRRE-Piemonte sorta in occasione della creazione, nel Novembre del 2005, dei Centri di documentazione transfrontaliera del Cesedi di Torino e del Centre Ressources et Documentation Pédagogique di Chambéry. La giornata di studi è stata proposta come primo momento di formazione dedicato ai docenti dei territori “vicini”, della Provincia di Torino e d’Oltralpe, come stimolo all’inizio di un confronto comune su temi culturali, di chiara valenza formativa. L’iniziativa ha proposto una lettura del Novecento, nel suo intreccio di storia, letteratura e politica, indicando i contorni di una peculiare riflessione storiografica novecentesca che vede nell’esperienza dell’impegno dello scrittore il primato non di una nazione, ma il frutto di una collaborazione che non può più credere alle supremazie nazionali come alle dittature intellettuali, estendendo la consapevolezza che non si può compiere un’opera di rinnovamento culturale attraverso l’esasperazione degli orgogli nazionali. Il volume si è via via arricchito di contributi che hanno proposto una prospettiva di analisi comparativa su questioni che coinvolgono i rapporti tra cultura e politica, tra arte e vita, illustrando la vivida attualità del tema dell’engagement, determinante anche per la ripresa e lo sviluppo di rapporti sovranazionali intensi.