La traduzione slava delle «Gnomai» di Menandro

Sku
88-7694-230-0
18,00 €
Autore: Moreno Morani
Isbn: 88-7694-230-0
Collana: Collana del Dipartimento di Scienze della comunicazione linguistica e culturale / ISSN 2037-934X)
La traduzione slava delle «Gnomai» di Menandro
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-230-0
Numero in collana01
CollanaCollana del Dipartimento di Scienze della comunicazione linguistica e culturale / ISSN 2037-934X)
AutoreMoreno Morani
Pagine128
Anno1996
In ristampaNo
DescrizioneLa traduzione slava delle «Gnomai» di Menandro
Raccolte di sentenze di un verso ordinate alfabeticamente (Gromai monostichoi) cominciarono a circolare nell'epoca ellenistica ed ebbero notevole diffusione in età bizantina: il loro carattere concettoso e la loro adattabilità a contesti culturali e ideologici differenti ne propiziò la fortuna anche dal di fuori del mondo greco, come mostra l'esistenza di antiche versioni orientali (slava, araba, copta). La versione slava è conosciuta in due redazioni, una antico serba e una antico rudda, dal cui confronto si può ricostruire con buona approssinazione il testo originale paleoslavo, e sulla base di questo risalire all'antecedente greco usato dal traduttore. Questo ci riporta a una fase testuale antecedente antecedente quella testimoniata dalla tradizione diretta greca: oltre a conservare numerosi versi ignoti alle fonti greche, esso era indenne da errori diffusi nei codici bizantini, cosicchè si possono ricostruire lezioni di un certo interesse anche dal punto di vista della filologia greca. In più di un caso lezioni desumibili dalla versione slava trovano conferma nelle altre versioni orientali, ma non nel testo greco. Il presente lavoro, realizzato con un contributo MURST 40%, si inquadra in un ampio programma di ricerca sulle traduzioni orientali di testi greci a cui partecipano studiosi di diverse nazionalità.
Moreno Morani insegna Glottologia all'Università di Genova. Ha al suo attivo, oltre a diversi scritti che toccano problemi di linguistica storica e comparata di lingue indoeuropee, la monografia "Linee di storia della flessione nominale indoeuropea" (Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1992). Si è occupato in diverse occasioni di versioni orientali di classici greci. Ha curato nella Bibliotheca Teubneriana l'edizione critica del "De natura hominis" di Nemesio di Emesa (Lipsia, 1987). Ha pubblicato inoltre taduzioni di "Çakuntala riconosciuta" di Kalidasa (Milano 1982) e, in collaborazione con la moglie Giulia delle "Tragedie e frammenti" di Eschilo (Torino 1986)