Sacre impronte e oggetti «non fatti a mano d'uomo» nelle religioni

Atti del Convegno Internazionale (Torino, 18-20 maggio 2010) VOLUME FUORI COMMERCIO
Curatore: Adele Monaci Castagno
Isbn: 978-88-6274-299-3
Collana: Collana del Centro di Scienze religiose
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Atti del Convegno Internazionale (Torino, 18-20 maggio 2010) VOLUME FUORI COMMERCIO
Sacre impronte e oggetti «non fatti a mano d'uomo» nelle religioni VOLUME FUORI COMMERCIO
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-299-3
Numero in collana02
CollanaCollana del Centro di Scienze religiose
CuratoreAdele Monaci Castagno
Pagine348
Anno2010
In ristampaNo
DescrizioneSacre impronte e oggetti «non fatti a mano d'uomo» nelle religioni VOLUME FUORI COMMERCIO
A. Monaci Castagno, Presentazione • M. Singleton, Traces of the Invisible in Africa.Enrico CombaCose di un altro mondo: oggetti sacri nella tradizione degli Indiani delle Pianure • A. Pelissero, Su alcuni oggetti achiropiti della civiltà indiana • R. Tottoli, La Pietra Nera e il culto della Ka‘ba a Mecca nella tradizione islamica • L. Patrizi, Impronte, ritratti e reliquie di profeti nell’Islām • L. Cracco Ruggini, Oggetti ‘caduti dal cielo’ nel mondo antico: valenze religiose e politiche • G. Lingua, Gli acheropiti e i fondamenti della teoria dell’immagine cristiana • A. Vasiliu, L’image-empreinte, identifiant visuel du Dieu-homme (réflexions sur la trace, le portrait antique et le Mandylion byzantin) • L. Canetti, Vestigia Christi. Le orme di Gesù fra Terrasanta e Occidente latino • A. Monaci Castagno, L’immagine acheropita di S. Stefano: visioni, rivelazioni, picturaenella Chiesa africana del V secolo • E. Brunet, Le icone acheropite a Nicea IIe nei Libri Carolini • R. Gounelle, Les origines littéraires de la légende de Véronique et de la Sainte Face: la Cura sanitatis Tiberiiet la Vindicta Saluatoris • B. Flusin, L’image d’Édesse, Romain et Constantin • A. Nicolotti, Forme e vicende del Mandilio di Edessa secondo alcune moderne interpretazioni • G. M. Zaccone, Dalle acheropite alla Sindone
Il volume riunisce gli Atti del Convegno Sacre impronte e oggetti «non fatti da mano d’uomo» nelle religioni tenutosi a Torino nei giorni in cui la città assisteva partecipe all’imponente afflusso di due milioni di pellegrini che sfilavano commossi davanti alla Sindone esposta in Duomo, a poca distanza dalla sede del Rettorato in cui si svolgevano i lavori del Convegno. L’interesse e la devozione suscitati dalla Sindone interpellano non soltanto i credenti, ma anche gli studiosi che, in una prospettiva di lungo periodo e in un orizzonte multiculturale e multireligioso, hanno cercato di comprenderne le ragioni e il significato concentrandosi in particolare su due temi: il tema della “impronta” e il tema degli “acheropiti”, quegli oggetti “non fatti da mano d’uomo” che hanno una tradizione millenaria nella cultura europea, ma che, diversamente declinati, sono presenti anche in altre culture. I contributi qui riuniti sono il frutto del dialogo fra competenze diverse — filologiche, storiche, antropologiche, filosofiche, artistiche — e si confrontano con i numerosi interrogativi suscitati da questa singolare classe di oggetti: come e perché un oggetto apparentemente legato alla techne umana — un copricapo di bisonte degli Indiani delle Pianure o uno scudo nella tradizione nel mondo greco-latino — può essere considerato “caduto dal cielo” e diventare simbolo di identità collettive? Quale l’articolazione fra il concetto “non fatto da mano d’uomo” e l’antitesi naturale-non naturale? Attraverso quali percorsi l’impronta può diventare immagine e reliquia? Perché tanta devozione circonda le orme che si credono lasciate dagli angeli, dai profeti e da Cristo? In che senso l’impronta è l’alba dell’immagine? Perché nella tradizione cristiana l’immagine, impronta e reliquia, è fondativa della stessa possibilità di ritrarre il divino? Quale il rapporto fra le immagini acheropite e la Sindone?