Scritti in memoria di Gianfranco Gaggero
ISBN | 978-88-6274-971-8 |
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Numero in collana | 165 |
Collana | Fuori Collana |
Curatore | Francesca Gazzano, Eleonora Salomone Gaggero |
Pagine | XII-356 |
Anno | 2019 |
In ristampa | No |
Descrizione | Scritti in memoria di Gianfranco Gaggero |
La miscellanea raccoglie i saggi dedicati da colleghi, amici e allievi alla memoria di Gianfranco Gaggero, professore di Storia del Vicino Oriente antico all’Università di Genova, prematuramente scomparso; i temi affrontati, nel rispetto degli interessi scientifici dei contributori, coprono discipline diverse ma non fra loro aliene, un arco cronologico vasto e un orizzonte geografico esteso fino ai limiti dell’ecumene antica. L’esito è un vero mosaico di indagini e di riflessioni, un coro di voci la cui inevitabile polifonia non guasta, sia perché testimonia della varietà degli studi di Antichistica, lato sensu, svolti nell’Ateneo genovese, sia perché rende omaggio alla grande curiosità intellettuale e al “relativismo culturale” di spirito erodoteo (da qui il titolo del volume) che hanno sempre contrassegnato l’approccio di Gianfranco all’insegnamento e alla ricerca.
Gianfranco Gaggero (Genova 21 dicembre 1948 – 6 agosto 2016), classicista di formazione, laureato con lode nel 1971 e perfezionatosi nel 1974, fin dall’inizio della carriera ha indirizzato i suoi interessi verso le civiltà orientali; è stato professore associato di Storia del Vicino Oriente Antico presso l’Università di Genova dal 1982 al 2016. Negli anni ha tenuto anche altri insegnamenti, nell’ambito dell’Orientalistica, per i corsi di studio triennali e magistrali e per il Dottorato in Scienze dell’Antichità, di cui è stato Coordinatore dal 2010 al 2013. Fra i suoi interessi di ricerca, accomunati dall’attenzione per i rapporti fra le civiltà orientali e il mondo greco-romano, si ricordano i volumi sui popoli scitici e germanici nell’Impero Romano e sulla Palestina nel III e II secolo a.C., e i numerosi studi sull’area siro-palestinese nel periodo ellenistico e romano e sulla Palmira di Zenobia. Traduttore e commentatore di Svetonio, si è occupato anche di storiografia greca frammentaria e protobizantina e ha esaminato i riflessi in Occidente di tradizioni vicino-orientali del passato.