La difficile modernità

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88-7694-280-7
20,00 €
Saggi sulla storia della Spagna contemporanea
Autore: Gabriele Ranzato
Isbn: 88-7694-280-7
Collana: Biblioteca di "Spagna Contemporanea" / ISSN 2612-4939
Quick Overview
Saggi sulla storia della Spagna contemporanea
La difficile modernità
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-280-7
Numero in collana03
CollanaBiblioteca di "Spagna Contemporanea" / ISSN 2612-4939
AutoreGabriele Ranzato
Pagine232
Anno1997
In ristampaNo
DescrizioneLa difficile modernità
Premessa • 1. La difficile modernità. La Spagna • 2. La “città delle barricate”. Funzioni e significati delle barricate a Barcellona in un secolo di sommosse (1835-1937) • 3. Dies irae. La persecuzione religiosa nella zona repubblicana durante la guerra civile spagnola (1936-1939) • 4. Tra grandi e piccoli fatti: la guerra civile nella valle di Puigcerdá (1936-1937) • 5. Fuggitivi, partigiani e banditi: i percorsi della guerriglia durante la guerra civile spagnola (1936-1939) • Indice nomi
Per quanto problematico possa essere il concetto di modernità è innegabile che, nell’ambito della politica, essa è legata all’affermarsi del sistema liberaldemocratico, alla cui base vi è l’esercizio della sovranità da parte dei cittadini attraverso la libera espressione del voto. Tutti i paesi in cui quel sistema è stato instaurato vi sono pervenuti attraverso un cammino reso più o meno faticoso a seconda delle resistenze che la sua piena affermazione ha incontrato. Ma in nessuno dei grandi paesi dell’Europa occidentale si è manifestata come in Spagna una così vasta insofferenza dell’ordinamento liberaldemocratico, sia attraverso la violenta fuoriuscita dalle sue regole con i pronunciamenti militari, sia attraverso una massiccia e duratura manipolazione delle elezioni parlamentari. Non è questo però il solo indizio di un difficoltoso trapasso della società spagnola alla modernità. Lungo il corso dell’età contemporanea in Spagna, nell’involucro di conflitti per le loro motivazioni ideologiche, politiche e sociali appaiono come derivazioni o riproduzioni di quelli che affondano le loro radici in un passato comunitario o in passioni di remote origini. Nella scala meritocratica universalmente imposta dalla cultura dei paesi che per primi sono pervenuti alla modernità, alla Spagna sembrerebbe dunque toccare nell’età contemporanea una posizione di coda. Così pure, in questa stessa prospettiva, la storia della Spagna contemporanea sembrerebbe dover occupare un posto marginale. La stessa storiografia spagnola sembrerebbe accettare questa chiave interpretativa e restare subalterna alla sua gerarchia di valori, quando, anziché indagare a fondo le ragioni della diversità, pare piuttosto impegnata a ridimensionarla. Ma invece di considerare quella diversità come una totale anomalia, occorre coglierne la valenza di indizio. Essa non è infatti da considerare solo come un ritardo, ma anche come la spia di una resistenza del corpo sociale ai processi omologatori cosmopoliti che connotano la modernità. Poiché quella resistenza, sebbene più sotterranea, è inevitabilmente presente in ogni paese; poiché a dispetto della razionalità e del razionalizzabile, forze “diverse”, forze “irrazionali” hanno avuto e continuano ad avere un peso notevole nello scorrere degli eventi della contemporaneità, allora la riflessione sulle diversità della Spagna contemporanea può avere una qualche utilità più generale per la conoscenza dei processi che quegli eventi hanno determinato.
Gabriele Ranzato insegna storia contemporanea all’Università di Pisa. Tra i suoi lavori: Sudditi operosi e cittadini inerti. Sopravvivenze della società di antico regime nell’industrializzazione di una città catalana, Milano, 1984; Il linciaggio di Carretta. Violenza politica e ordinaria violenza, Milano, 1997. Ha curato il volume: Guerre fratricide. Le guerre civili in età contemporanea, Torino, 1994.