Pensando alla Catalogna

Sku
978-88-6274-089-0
16,00 €
Cultura, storia e società
Curatore: Eulàlia Vega
Isbn: 978-88-6274-089-0
Collana: Biblioteca di "Spagna Contemporanea" / ISSN 2612-4939
Quick Overview
Cultura, storia e società
Pensando alla Catalogna
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-089-0
Numero in collana05
CollanaBiblioteca di "Spagna Contemporanea" / ISSN 2612-4939
CuratoreEulàlia Vega
Pagine160
Anno2009
In ristampaNo
DescrizionePensando alla Catalogna
Prologo, di Giuseppe Grilli • Introduzione, di Eulàlia Vega • Saggi: P. Rigobon, La lingua catalana tra identità nazionale e cultura globale • G. Ferracuti, Il Modernismo, movimento artistico e sfida culturale nel contesto storico catalano • M. Campillo, Il fronte culturale. Gli scrittori catalani e la guerra civile (1936-1939) • E. Vega, Nascita di una scrittrice. Mercè Rodoreda e l’impegno civile nella Catalogna della Seconda Repubblica • E. Bou, Mercè Rodoreda: narratrice della città • F.-Pau Verrié, La cultura in Catalogna dalla Seconda Repubblica al franchismo. Memoria ed esperienze • L. Quintana, Ricordare l’antico dolore. Oblio e memoria nella Transizione in Catalogna (1975-1982) • C. Venza, Catalogna, laboratorio politico e sociale contemporaneo • Ricerche in corso: C. Mancinelli, Francesc Eiximenis: povertà volontaria ed economia nel Regno catalano-aragonese medievale • A. Glavina, I sentieri della cultura catalana medievale: l’Atles Català • F. Genuzio, Lingua e identità in Catalogna e in Friuli • Appendice • Biografie degli autori • Indice dei nomi
Avvicinarsi alla Catalogna da una città multiculturale come Trieste significa usare strumenti culturali diversi ma convergenti. Storia e letteratura, politica e poesia si fondono in questo volume in una serie di lavori scientifici e appassionati. La realtà catalana si può intendere meglio quando si vive in un crocevia, alla frontiera tra due mondi per molto tempo in conflitto, com’è successo alla città giuliana. Il conflitto può essere una chiave di lettura dell’animato mondo che ruota attorno a Barcellona. Da un punto di vista storico e politico, il “triangolo catalano” – formato da Mediterraneo, Pirenei e corso del fiume Cinca – ha ospitato lotte acerrime tra capitale e lavoro, tra autonomia e centralismo, tra innovazione e tradizione. Ma la terra di cui parliamo è stata anche altro, più costruttivo del puro scontro. Qui ha assunto colori propri il modernismo, qui si è diffuso un sapere ben al di là degli addetti ai lavori, qui la cultura, oltre a resistere agli attacchi delle dittature e delle discriminazioni, ha prodotto opere di valore universale, come quelle di Antoni Gaudí, Joan Miró e Mercè Rodoreda. Questa scrittrice, tradotta in una ventina di lingue, ha offerto esempi palpitanti dei rapporti tra individualità e collettività, tra sentimento e raziocinio, tra passioni e interessi materiali. Secondo Giuseppe Grilli, questo libro è vivo e attraente perché supera gli specialismi e favorisce, con approcci molteplici, un quadro ricco e documentato per soddisfare un lettore esigente e attento. Da queste pagine emerge una popolazione che ha unito, e unisce, l’orgoglio culturale e la sensibilità umana, un paese che intende dare un contributo concreto alla diffusione dei valori di dignità e di libertà. Questa è la ragione di fondo del presente e di altri “Omaggi alla Catalogna”.
Eulàlia Vega è docente della Facoltà di Lettere dell’Università di Lleida e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Ha pubblicato vari libri sulla storia contemporanea dei movimenti sociali e delle donne in Catalogna e ricerche su temi di letteratura tra cui La “Novela Ideal” de Frederica Montseny. Una moderna experiència d'emancipació femenina (Barcellona, Università Autonoma, 2007). Collabora a diverse riviste in Spagna e in Italia. Attualmente sta lavorando sulle memorie femminili nella guerra civile e nell’esilio.