Saggi folenghiani

Sku
978-88-6274-474-4
18,00 €
Curatore: Giovanni Bàrberi Squarotti, Paolo Luparia, Mariarosa Masoero, Patrizia Pellizzari
Isbn: 978-88-6274-474-4
Collana: I libri di "Levia Gravia" / ISSN 2611-5395
Saggi folenghiani
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-474-4
Numero in collana15
CollanaI libri di "Levia Gravia" / ISSN 2611-5395
CuratoreGiovanni Bàrberi Squarotti, Paolo Luparia, Mariarosa Masoero, Patrizia Pellizzari
Pagine192
Anno2013
In ristampaNo
DescrizioneSaggi folenghiani
Premessa • Pietà macaronica di Mario Chiesa di Paolo Luparia • Avvertenza • «ac iterum cogor… revocare Musas» • Cavalli pulchri descriptio • Lettura del ‘Baldus’ • Tezae, grassae valles, pioppae…: la campagna mantovana nella prima metà del Cinquecento secondo Teofilo Folengo • Don Teofilo Folengo «parteggiano» • Le ricerche su Teofilo Folengo di Luigi Messedaglia • Nota su Cesare Cases e altri lettori folenghiani del Novecento • Bibliografia degli scritti • Indice dei nomi
Questi Saggi folenghiani di Mario Chiesa restituiscono con insolita completezza e integralità di sguardo il profilo di uno dei maggiori protagonisti del nostro Cinquecento. Al centro del libro si accampa il capolavoro macaronico del poeta, il Baldus, esaminato nella complessità unitaria dei suoi temi e motivi. Ma accanto a esso prendono inaspettato rilievo anche i poemi sacri latini e volgari, per la prima volta inseriti, con inedita prospettiva storiografica, nel quadro complessivo del genere sacro rinascimentale. Nella parola di Folengo, Chiesa, così sensibile alla viva realtà del dialetto, alle sue molteplici inflessioni e alla sua poesia, sa cogliere come pochi, con una pietas che è prima di tutto calda adesione umana alla semplicità della vita contadina, un nucleo di incorrotta castità primigenia, un’autenticità non scalfita dalla violenza della deformazione caricaturale, dalla grottesca e realistica esibizione di grossolanità plebea.
Mario Chiesa è stato professore ordinario di Letteratura italiana nella Terza Università di Roma e nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Torino. È condirettore del «Giornale storico della letteratura italiana». Si è occupato di Pulci, Manzoni, Gozzano, ma con maggior continuità della letteratura del Rinascimento. Specialista del Folengo, ha curato le edizioni dell’Orlandino (Padova 1991) e del Baldus (Torino 1997 e Parigi 2004-2007) e ha pubblicato, oltre agli studi ora qui riuniti, vari saggi raccolti nei volumi Teofilo Folengo tra la cella e la piazza (Alessandria, Edizioni dell’Orso 1988) e Il Parnaso e la zucca (ivi 1995). Nella più vasta area del macaronico si è soffermato su G. G. Alione, di cui ha edito la Macarronea. Studioso di poesia dialettale, ha allestito (con Giovanni Tesio) le antologie Il dialetto da lingua della realtà a lingua della poesia (Torino 1978) e Le parole di legno (Milano 1984). Negli ultimi anni si è dedicato anche a ricerche specifiche sul poema sacro dal Rinascimento all’Arcadia, di cui, fra l’altro, ha costituito una banca dati on-line.